I am Setsuna, la recensione
Un'avventura struggente che sembra uscita dall'epoca 16 bit: la recensione di I am Setsuna
Per ricreare le medesime emozioni dell'epoca d'oro dei JRPG è necessario innanzitutto un solido intreccio. Il neonato team di sviluppo Tokyo RPG Factory ha così deciso di andare sul sicuro con il loro primo progetto proponendo situazioni, personaggi e colpi di scena che rientrano perfettamente nei canoni del genere, senza quindi inventare o rivoluzionare nulla rispetto ad altri prodotti decisamente più ambiziosi. Ciò però non deve essere assolutamente visto come un difetto in quanto anche la più banale delle trame, se ben raccontata, riesce ad intrattenere i giocatori. E' questo il caso di I am Setsuna, che passo dopo passo ci racconta la triste avventura di Setsuna, una giovane ragazza che per salvare il mondo dall'oblio è costretta ad intraprendere un lungo pellegrinaggio che si concluderà con il sacrificio della sua stessa vita. Durante il viaggio faremo poi la conoscenza dei suoi numerosi compagni, tra cui il silenzioso e misterioso mercenario Endir, la diffidente guardia del corpo Aeterna ed il valoroso guerriero dal tragico passato Nidr, i quali hanno tutti una ben precisa personalità che si svilupperà ed evolverà con l'avvicinarsi dell'inesorabile evento. Un cast ricco di personaggi-cliché, questo va ammesso, ma che riesce perfettamente nell'intento di creare quel legame empatico con il giocatore che sempre più spesso manca in alcuni dei giochi di ruolo odierni.
Estremamente classica è anche la struttura di gioco di I am Setsuna. La produzione pubblicata da Square Enix è infatti un vero e proprio concentrato di tutto ciò che è stato realizzato nell'epoca a 16 bit: c'è una world map stilizzata che connette le varie location, numerosi dungeon da esplorare, città in cui riposarsi e far provviste ed enormi boss da sconfiggere. Una vera e propria prelibatezza per i palati di molti appassionati del genere, dispiace però che in quanto a contenuti extra il titolo risulti essere assai scarno, con una presenza quasi inesistente di sub quest da portare a termine e segreti da scovare.
"I am Setsuna è un autentico e coraggioso tributo ai giochi di ruolo giapponesi degli anni '90"[caption id="attachment_158760" align="aligncenter" width="600"] I am Setsuna - screenshot[/caption]
Anche per quanto riguarda il comparto grafico l'influenza dei JRPG dei primi anni '90 è palese, tanto che la prospettiva scelta per rappresentare il mondo di gioco è proprio quella a volo d'uccello, mentre personaggi e nemici possiedono modelli poligonali stilizzati ma comunque ricchi di dettagli e discretamente animati. La direzione artistica rispetta in pieno le tematiche tristi e malinconiche della narrazione: il gioco è infatti ambientato in un mondo perennemente avvolto dalla neve che viene dipinto a schermo grazie a deliziose tinte color pastello. Altrettanto ispirata è la colonna sonora, che propone una buona selezione di brani strumentali i quali si adattano perfettamente ai temi trattati durante l'avventura, dispiace però per la totale assenza del doppiaggio in quanto già altri titoli simili hanno più volte dimostrato che esso non risulta fuori contesto con lo stile retrò.
I am Setsuna è, per volontà stessa di Square Enix, un autentico e coraggioso tributo ai giochi di ruolo giapponesi degli anni '90. Alla sua prima prova il team di sviluppo ha dato prova di saper maneggiare magistralmente l'effetto nostalgia di cui tutto il titolo è pregno, confezionando un gameplay classico ma tutt'altro che stantìo. Seppur simili a quanto visto in molte altre produzioni, la narrazione ed i personaggi risultano ugualmente gradevoli e coinvolgenti a dimostrazione del fatto che, se ben raccontate, anche le storie più classiche possono ancora regalare emozioni. I am Setsuna riesce quindi a centrare in pieno l'obiettivo prepostosi, diventando un ottimo biglietto da visita per i talentuosi developer di Tokyo RPG Factory.