The Human Centipede - La recensione

Uno scienziato pazzo decide di fondere insieme tre persone per dar vita a un millepiedi umano. Con uno spunto da barzelletta, una porcata insensata e anche noiosa...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo The Human Centipede
RegiaTom Six
Cast
Dieter Laser, Ashley C. Williams, Ashlynn Yennie, Akihiro Kitamura, Andreas Leupold, Peter Blankenstein
uscitaSperiamo mai
 

Forse, con un film com The Human Centipede la soluzione migliore sarebbe il silenzio. O, magari, scrivere che una pellicola del genere è semplicemente spazzatura, nulla per cui valga la pena perdere un'ora e mezzo della propria vita. Tutte cose difficilmente contestabili, peraltro. Ma visto che ci siamo, cerchiamo di fare una disamina più accurata di questo pasticcio brutto.

Possiamo dire che almeno l'inizio risulta leggermente (non di più) intrigante, suscitando un certo interesse e una relativa curiosità nella storia. Mostrare delle foto di alcuni cani attaccati non sarà sicuramente un esempio di cinema raffinato, ma di sicuro tiene desta l'attenzione.

Purtroppo, basta vedere e sentire le due protagoniste Ashley C. Williams e Ashlynn Yennie per uscire dal film. Con una idea di sceneggiatura che rende Hostel l'equivalente di Quarto potere, le due interpretano delle turiste americane un po' stupidotte che si ritrovano con la macchina in panne nei boschi tedeschi. Anche fossero state Meryl Streep e Julianne Moore, sarebbe stato difficile rendere credibili questi ruoli, ma il problema non si pone, visto che la loro recitazione sarebbe indegna anche del più squallido dei film porno (e almeno lì sarebbe stata divertente), mentre la personalità isterica e scema dei loro personaggi non suscita certo l'empatia del pubblico.

Ma ovviamente il peggio si raggiunge con Dieter Laser, che nei panni del mad surgeon dà vita a un personaggio talmente eccessivo da diventare ridicolo, sempre pronto a pronunciare battute solenni, mostrare una faccia esaltata e dire cose stupide. L'apice arriva quando deve esporci la sua teoria sul millepiedi umano, raccontata con una serietà degna di una cura infallibile contro il cancro e assolutamente ammirevole.

Così come il banalissimo tentativo di metterci dentro il nazismo fa acqua da tutte le parti, visto che il tema è fin troppo serio per un prodotto di così basso livello. Ma forse la sorpresa maggiore risiede nel fatto che The Human Centipede è un film mortalmente (sì, più degli esperimenti del dottor Heiter) noioso. Ci si aspetterebbe una pellicola estrema, magari eccessiva, ma anche dotata di una certa visionarietà. Purtroppo, grazie a una regia assolutamente piatta (perfettamente coerente con la direzione della fotografia), tutto questo non avviene.

Così come la tensione che dovrebbe essere presente in una vicenda del genere qui è pressoché inesistente. A parte un po' di torture assortite (che poi a un appassionato di horror fanno poco effetto) e qualche momento disgustoso, non c'è nulla per cui trattenere il fiato. E se alla fine si aggiungono anche dei poliziotti imbecilli, la frittata è fatta.

Non è difficile capire le ragioni dietro a un prodotto come The Human Centipede, che sfrutta un'idea di partenza che suscita grande curiosità e un budget misero per creare un'operazione commercialmente interessante. Ma con l'arte, il cinema o semplicemente con l'onesto intrattenimento, non c'è nessun rapporto di parentela...

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