How to Get Away with Murder 1x01 "Pilot": la recensione
Il pilot di How to Get Away with Murder, la nuova serie di Shonda Rhimes
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Annalise Keating (Viola Davis), docente di diritto e brillante avvocato, seleziona a colpi di occhiate feroci e compiti impossibili tra i propri studenti i collaboratori per il proprio studio legale. Tanto nelle aule dell'università quanto in quelle del tribunale la mera teoria e la disciplina lasciano il posto ad una rigida e feroce concretezza, ad uno scontro nel quale l'etica non trova spazio e dove il verdetto finale è l'unico obiettivo da raggiungere. Con qualunque mezzo. A cadere sotto l'ala protettrice, ora più crudele, ora più materna, della Keating saranno cinque studenti: Wes Gibbins (Alfred Enoch), protagonista tra gli altri, apparentemente più integro, Connor Walsh (Jack Falahee), che fin da subito si metterà pesantemente in gioco, Michaela Pratt (Aja Naomi King), la prima della classe, con una venerazione per la propria insegnante, il più estroverso Asher Millstone (Matt McGorry), e la solitaria Laurel Castillo (Karla Souza).
Quindi titoli urlati, personaggi ripassati con l'evidenziatore: How to Get Away with Murder è prima di tutto autoconsapevolezza. Dell'assurdità del soggetto, che non farà che complicarsi di minuto in minuto, dei protagonisti, dei molti spunti che verranno lanciati verso lo spettatore, spiazzato dalla attuale mancanza di collegamenti. Se infatti il caso di difesa settimanale potrà occupare una parte dei singoli episodi, la trama orizzontale dovrebbe avere largo spazio. A testimoniarlo i tredici episodi previsti, il ritrovamento di un cadavere in chiusura di puntata e un lungo flashforward ambientato da qui a tre mesi che si conclude con una rivelazione che pone più domande che risposte.