How I Met Your Father (prima stagione): la recensione
How I Met Your Father è una copia sbiadita dell'originale che, quando prova a brillare, lo fa solamente di luce riflessa
Sono passati quasi dieci anni dal finale di serie di How I Met your Mother, un finale divisivo, su cui ancora oggi si discute alle cena con gli amici. Per anni si è pensato che CBS volesse riprendere il successo della sit-com, con uno spin-off al femminile, che è sempre stato rimandato e non ha mai visto la luce. Finchè lo scorso anno non entrò in scena Hulu, annunciando proprio una stagione di dieci episodi How I Met Your Father, scritta da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger (This is Us) e con i creatori della serie originale Carter Bays e Craig Thomas come produttori esecutivi.
How I Met Your Father: la trama
How I Met Your Father ci tiene a mettere subito in chiaro una cosa, il collegamento con la serie originale. Inutile fare tante chiacchiere sul non paragonare i due prodotti quando, appena premerete play, partirà Hey Beautiful dei The Solids, l'inconfondibile sigla di How I Met Your Mother.
La mancanza di carisma dei protagonisti
Episodio dopo episodio, le disavventure di Sophie e degli altri comprimari si susseguono, passando tra citazioni alla serie originale (sempre presenti) a momenti più o meno ispirati che ogni tanto riusciranno anche a strappare un sorriso. Il problema è che la serie ha un ritmo decisamente altalenante, accelerando sui rapporti tra alcun idei protagonisti, lasciandone indietro altri. Non c'è il tempo di affezionarsi ai nuovi personaggi, almeno in questa prima stagione, perché da un episodio all'altro cambieranno atteggiamento con una rapidità spaventosa. La serie originale, non solo proponeva dei protagonisti più carismatici (Il Barney di Neil Patrick Harris su tutti) ma si prendeva interi episodi per svilupparne il carattere.
Purtroppo quasi tutte le trame e le evoluzioni dei personaggi sono abbastanza prevedibili se si è vista qualche sit com degli anni 2000. Questo è probabilmente il più grande difetto di How I Met Your Father: si tratta di una sit-com fuori tempo massimo, che arriva sugli schermi portando una scrittura tipica degli anni passati. Una sensazione di già visto che si ripete episodio dopo episodio, fino a una conclusione di una prima stagione che spera di scombussolare lo status quo ma che , ancora una volta, ripete quanto fatto in passato.
Rimandati alla seconda stagione
Ci troviamo di fronte a una copia sbiadita che, quando prova a brillare, lo fa solamente di luce riflessa: un cameo, una citazione, una risposta a una domanda mai data durante la serie originale. Ogni volta che How I Met Your Father cerca di dire la sua, lo fa utilizzando elementi di How I Met Your Mother. Il resto è una sequenza di eventi già visti altrove, altamente prevedibili o con sbocchi poco interessanti. E purtroppo non basta buttare a caso riferimenti alla cultura pop e attuale per salvare la barca. C'è una grave mancanza di unicità, che si ripercuote su ogni singolo aspetto della serie tv.
Infine, due parole sul poster ufficiale della serie tv, che commenta “Fa ridere, sul serio”, e questa sarà una considerazione prettamente personale. Lungi da me giudicare con cosa ride il pubblico, ma How I Met Your Father mi ha strappato ben poche risate (di cui una sola vera e inaspettata) quindi anche sotto questo aspetto, spero che la situazione migliori con la già confermata seconda stagione. In conclusione, la speranza è che la serie con Hilary Duff trovi una propria identità nei prossimi venti episodi, confidando molto meno sulla nostalgia verso una delle sit com più amate degli anni 2000, con cui purtroppo perde su tutti i fronti.