House of the Dragon 1×06 “The Princess and the Queen”: la recensione

La sesta puntata di House of the Dragon supera indenne anche un salto temporale di dieci anni, dimostrando a tutti le proprie qualità

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La recensione dell'episodio 1x06 di House of the Dragon intitolato The Princess and the Queen, disponibile su Sky e NOW

Con questo sesto episodio, House of the Dragon tenta una mossa molto pericolosa: un salto temporale in avanti di dieci anni. Questo dopo aver fatto affezionare gli spettatori di tutto il mondo alla splendida Milly Alcock nei panni di Rhaenyra Targaryen e a Emily Carey in quelli di Lady Alicent. Ma poco importa. La forza della nuova serie di Ryan Condal e di George R. R. Martin sta proprio nel non guardare in faccia a nessuno, sacrificando personaggi e attori per il bene della narrazione.

Non lo nascondiamo: settimana dopo settimana rimaniamo sempre più estasiati dalla bravura degli sceneggiatori nel tratteggiare uno show sulla falsa riga de Il Trono di Spade, ma allo stesso tempo del tutto diverso. Una bravura che si riflette anche nei messaggi che la serie vuole trasmettere, veicolandoti attraverso la storia e non messi in bocca ai personaggi nel modo più sgangherato e banale possibile. House of the Dragon è una serie che parla del presente, ma che allo stesso tempo anche di una lotta interna alla casata famosa per addomesticare i draghi. Un risultato davvero entusiasmante, che possiamo ritrovare anche in questo sesto episodio.

DIECI ANNI DOPO…

Come preannunciato poche righe qui sopra, questa sesta puntata si apre dieci anni dopo gli eventi visti sette giorni fa. Rhaenyra sta dando alla luce il suo terzo figlio, che, come gli altri due, dimostra di non avere i connotati tipici della casata Targaryen. La regina Alicent è sempre più convinta che i tre bambini non siano altro che dei bastardi e che la principessa stia andando a letto con Ser Harwin, infangando così il nome della famiglia. Nel frattempo, i figli di Re Viserys sono cresciuti, dimostrando un temperamento focoso e ben poco “regale”.

Non entriamo troppo nei dettagli dello svolgimento dell’episodio per evitare di rovinarvi le molte sorprese di questa puntata, ma è evidente la scrittura sopraffina di Sara Hess, autrice celebre per l’ottimo Orange is the New Black. In questo caso assistiamo all’ennesimo cambiamento di status quo all’interno di uno show che non vuole saperne di rallentare. Gli eventi si susseguono rapidamente e al termine della puntata i rapporti tra i personaggi non sono mai uguali a come li abbiamo trovati all’inizio. Questo prevede che lo spettatore rimanga attento agli avvenimenti che accadono a schermo, perché perdere pochi minuti significa compromettere la comprensione generale della narrazione.

House of the Dragon è una serie elaborata, complessa e, per certi versi, persino superiore a Game of Thrones. Azione ed epicità lasciano qui il posto a intrighi e tradimenti. Una scelta ottima, sopratutto visto che si tratta solamente della prima stagione dello show di Condal e Martin, che deve ancora sbocciare nella celeberrima Danza dei Draghi.

VECCHI NOMI, NUOVI VOLTI

Ammettiamo di aver atteso con moderato scetticismo questo episodio, visto il cambio di alcuni dei volti noti della serie. Ancora una volta, però, gli autori dimostrano di aver svolto un lavoro eccellente con il casting: Emma D’Arcy è una Rhaenyra adulta e tormentata, mentre Olivia Cooke dimostra di aver perso l’innocenza della piccola Alicent. Troviamo poi altri personaggi secondari che hanno subito un recasting. Personaggi come Lady Laena Velaryon, seconda moglie di Daemon interpretata dalla bravissima Nanna Blondell, che vanta probabilmente il momento più emozionante dell’episodio.

Queste straordinarie new entry sono accompagnate dai veterani Paddy Considine e da Matt Smith, che mantengono i loro ruoli pur risultando esteticamente più vecchi. Episodio dopo episodio siamo sempre più convinti dalla recitazione di Considine, che si dimostra un sovrano umano e, per questo, imperfetto. Nulla da dire su Smith, vera e propria garanzia sin dalla prima puntata della serie.

House of the Dragon continua implacabile la propria corsa, convincendoci sempre di più. Ormai non sappiamo più come dirvi di recuperare questa serie, se non lasciandovi qui sopra per l’ennesima volta la prima puntata dello show visibile gratuitamente su YouTube. Mai avremmo pensato di trovarci di fronte a un’opera di questo livello, sopratutto dopo le ultime stagioni de Il Trono di Spade. Complimenti a tutti gli autori coinvolti e speriamo, per l’ennesima volta, che la qualità generale della serie rimanga su questi livelli fino alla fine.

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