House of Cards 4x10 "Chapter 49": la recensione

House of Cards, decimo episodio, ci avviciniamo al gran finale con una puntata eccessiva e immensa

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Spoiler Alert
Eccessiva ed immensa. Questa è stata l'ultima puntata di House of Cards, 49esimo capitolo della saga degli Underwood. L'asticella del limite da non valicare si alza ancora di più, almeno per uno dei due, mentre i coniugi si impongono con forza alla convention dei democratici. L'episodio, l'ultimo diretto per questa stagione da Robin Wright, ha il merito di portare a casa almeno due tra le scene più intense della stagione, forse dell'intera serie. Il cammino verso la presidenza è ancora lungo, ma qui si è chiuso un cerchio davvero imprevedibile alla vigilia. Grande scrittura, grandissime interpretazioni, tanto coraggio.

Malgrado le sue dichiarazioni alla stampa, Frank non esita un secondo a sfruttare il tema della sicurezza nazionale per fini politici. È così che la minaccia dell'ICO diventa improvvisamente il primo tema nell'agenda politica, con conseguente ritardo nelle dichiarazioni di voto alla convention e possibilità di affrontare Catherine Durant a quattr'occhi. Per tutta la prima parte dell'episodio il Segretario di Stato non ci sta a fare marcia indietro, e si può quasi credere (quasi!) che Francis sia sincero quando afferma di ammirarla sinceramente. D'altra parte l'obiettivo si impone, e un breve momento di dubbio degli Underwood viene spazzato via nel momento in cui entrambi scelgono di perseguire la via più dura.

La morte della madre di Claire per eutanasia, l'aggressione verbale e quasi fisica di Francis contro la Durant sono il culmine di un piano a lungo meditato, con le sue svolte e i suoi ripensamenti, ma che ha sempre teso al momento finale della puntata. I due attimi indicati rappresentano l'ultima e più fondamentale delle collaborazioni a distanza, che il montaggio tanto spesso ha sottolineato nelle ultime puntate. È inutile sottolinearne l'impatto: sono due momenti paurosi, che certificano a quali abiezioni possano arrivare i protagonisti. In particolare il segmento nella Sala Ovale è di quelli che non si dimenticano.

A margine, vale la pena evidenziare il percorso umano di Doug in questa stagione. Si tratta senza dubbio della persona che ha più a cuore Francis, e tutto ciò che ha fatto – anche contro etica e legge – quando lottava tra la vita e la morte lo dimostra. Da quel momento in poi tuttavia i sensi di colpa hanno iniziato a tormentarlo, e non è difficile vedere nel suo accanimento contro LeAnn una forma di invidia. I sensi di colpa lo spingono a commettere quello che in futuro potrebbe essere ripreso come un errore, una donazione a favore dell'uomo scavalcato nella lista d'attesa da Francis.

Se un difetto va trovato, l'idea di Claire che va a letto con Tom è un po' improvvisa, e francamente dopo tutta l'attenzione pompata sul famoso discorso alla convention ci si aspettava qualcosa di meno artificioso e retorico. Ma magari la platea in quel momento voleva sentire proprio quello. E magari, sotto sotto, anche noi.

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