House of Cards 4x07 "Chapter 46": la recensione
Con il settimo episodio di House of Cards entriamo nella seconda parte di stagione: nuovi personaggi, nuove sfide
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Nuovi personaggi quindi. Il ritiro della Dunbar dopo il suo presunto coinvolgimento con Lucas era ormai solo una questione di forma, e quindi Francis si trova il percorso spalancato nella corsa alle presidenziali. Il suo avversario diventa il giovane, vincente, moderno Will Conway. Famiglia perfetta, curriculum perfetto, esperienza nelle forze armate – nelle quali con grande tempismo si è arruolato all'indomani dell'11 settembre – e un appoggio non del tutto chiarito al motore di ricerca Pollyhop. Proprio su quest'ultimo aspetto, e sull'idea di sorveglianza in generale, gravita l'intero episodio, sfociando nel tema della sicurezza nazionale all'indomani di una nuova presunta minaccia terroristica che ha il suo nucleo in Siria.
Come sempre però tutto deve essere ridotto al dramma stringente che ci interessa, e che qui vede contrapposti, in più modi, i Conway (entrambi vecchi volti della AMC, Joel Kinnaman era in The Killing, mentre Dominique McElligott era in Hell on Wheels) e gli Underwood. Ciò che nella prima parte di stagione era stata relegata a faida di famiglia, qui diventa una sfida tra due coppie simili per certi versi, molto lontane per altri. D'altra parte la manipolazione è sempre lì, pronta a fare capolino. Tra tutti i momenti costruiti e artificiosi del video realizzato da Conway per rigettare le accuse (un video più che perfetto da un punto di vista comunicativo), il momento più emblematico è forse quando la moglie trattiene i figli appena fuori dall'inquadratura, calcolando l'attimo esatto per entrare in scena per compiere un gesto apparentemente quotidiano.