House of Cards 4x05 "Chapter 44": la recensione
Quinto episodio della stagione per House of Cards. Dopo gli eventi sorprendenti dell'ultimo episodio, i personaggi cercano di andare avanti
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Che Claire avrebbe approfittato del coma del marito, in attesa di un trapianto di fegato, per allungare la propria ombra sulle decisioni nella Sala Ovale, era abbastanza prevedibile. Meno prevedibili i mezzi che avrebbe utilizzato, e soprattutto la pochezza di Donald Blythe, mai esattamente uno statista, ma nemmeno una persona che pensavamo sarebbe stata così molle e impacciata nei momenti decisivi. Ciò che rende tremendo il presidente pro tempore non è tanto la sua incapacità di prendere buone decisioni, quanto la sua completa indecisione. Anche ammesso che Claire non fosse la donna che è, praticamente si sarebbe ritrovata a dover comunque dividere il carico di responsabilità con Blythe.
Claire è mattatrice assoluta dell'episodio, e mai come in questa circostanza, volendo ammettere che tutto sia stato calcolato esattamente, aveva dimostrato simili capacità gestionali. Che potrebbero pagare o meno – Francis voleva provocare leggermente la Russia, non isolarla completamente – ma che comunque rivelano una capacità di manovrare gli eventi e imporsi che Claire non aveva manifestato lo scorso anno. L'episodio funziona perché rifugge da scene madri, riavvicinamenti che sarebbero sembrati fuori luogo, ma gioca su cinismo, avidità di potere e, come sempre, manipolazione, come nell'intensa scena della conferenza stampa. A questo proposito, dato che la lunghissima storyline partita molto tempo fa con Peter Russo sembrava arrivata a un vicolo cieco con la morte di Lucas, rientra in gioco anche Kate Baldwin, decisa ad approfondire la storia.