House of Cards 4x03 "Chapter 42": la recensione
House of Cards: nella mezzo della corsa alle primarie Francis è costretto a scontrarsi con uno scandalo imprevisto
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La battaglia per le primarie si sposta in South Carolina, Stato chiave in quanto ha dato i natali al Presidente in carica. Si ripropone ancora fortemente la questione razziale, e non è un caso che Frank scelga come avamposto per un discorso fondamentale una chiesa frequentata da afroamericani. Alla stessa chiesa dovrà tornare, umile e ferito, in conclusione di episodio, per ricacciare lo scandalo che gli è piombato addosso da dove è venuto. Un avvio di stagione che recupera una dimensione episodica, che certamente si basa su una forte trama orizzontale, ma che riesce sempre a chiudere un certo discorso nell'arco della puntata, a ricondurre ogni evento ad un climax che porta la sfida ad un livello successivo. Nella prima puntata era l'attesa riconciliazione tra Francis e Claire, nella seconda era il discorso allo Stato dell'Unione, qui è il "mistero" legato all'apparizione di una foto compromettente che vede il padre di Francis indossare una maschera del KKK.
Il vantaggio della Dunbar – che nell'episodio vedremo solo come riflesso del disperato tentativo di Lucas di ottenere attenzione e protezione – non può essere annullato proseguendo su questa linea. Claire quindi alza la posta come mai fino ad ora, mettendo Francis con le spalle al muro con la richiesta della vicepresidenza. Anche a mente fredda, è una richiesta assurda, per motivazioni che lo stesso Francis porrà. Claire non ha mai ricoperto una carica elettiva e – aggiungiamo – le sue esperienze pregresse in incarichi di alto livello hanno portato a risultati negativi, senza contare che per un puro discorso di opportunità non è una buona idea.