Houria, la video recensione

La video recensione di Houria, un film di Mounia Meddour presentato alla 17 esima edizione della Festa del Cinema di Roma

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Presentato alla 17 esima edizione della Festa del Cinema di Roma, Houria è un film di Mounia Meddour con Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Marwan Zeghbib, Amira Hilda Douaouda.

Potete vedere la video recensione qui sopra!

HOURIA: LA TRAMA

Houria è una ballerina che sogna di entrare nel Balletto Nazionale Algerino. Di giorno fa le pulizie, di notte partecipa a scommesse clandestine. Dopo una grossa vincita viene aggredita, e quando si risveglia in ospedale la prognosi è tragica: non può parlare e non ballerà più. Ma non rinuncia al suo sogno e si dedica al suo recupero fisico. In un centro di riabilitazione incontra altre donne ferite dalla vita e decide di insegnare loro a danzare.

Quasi una metafora dell’attuale situazione dell’Algeria – dove l’Hirak, un imponente movimento politico e civile di opposizione al regime, è stato definitivamente soffocato dalla pandemia ad appena un anno dalla sua nascita – l’ultimo film di Mounia Meddour (Papicha), insieme popolare e sofisticato, racconta la storia di Houria, una ballerina di talento che, dopo aver subito pesanti menomazioni fisiche in seguito ad un grave episodio di violenza, continua la sua eroica resistenza nel perseguire un sogno che sembra impossibile da realizzarsi. Ballare ancora, tra Felicità e Gloria, ballare avvolte nei colori di abiti sgargianti, su una terrazza o su una spiaggia, tutte immerse in una sorellanza ideale di donne che si sostengono a vicenda, intorno a un nucleo di resilienza incrollabile.

NOTE DI REGIA

Tre anni fa, l’Algeria è stata scossa da un movimento politico di grande portata. L’Hirak, nato nel febbraio 2019, è stata l’espressione potente di un divorzio inevitabile tra il popolo e il regime che governa il Paese dall’indipendenza del luglio 1962. Purtroppo, dopo solo un anno, la crisi pandemica ha dato un colpo fatale a questo movimento popolare. Sono nata e cresciuta ad Algeri, e ho immaginato Houria come un’eroina “grandiosa” nella sua capacità di sopportazione. Un personaggio a immagine dell’Algeria: ammaccato e ferito ma ancora in piedi. Houria è il proseguimento del mio primo film, Papicha. Ancora una volta metto al centro della storia la lotta delle donne, la resilienza e la sorellanza.

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