Horizon Chase Turbo, come ai tempi dei racing arcade degli anni ’90 – Recensione

L’erede spirituale di OutRun: la recensione di Horizon Chase Turbo

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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In Horizon Chase Turbo non c’è traccia di auto elettriche o ibride attente ai consumi e rispettose dell’ambiente, né il Protocollo di Kyoto ha costretto i costruttori d’auto a mandare in pensione rispettabilissimi, inquinanti e meravigliosi motori capaci di sprigionare cavalleria più che sufficiente per far tremare la terra al proprio passaggio. La creatura di Aquiris Game Studio, in soldoni, è la terra promessa di qualsiasi “petrolhead”, ormai costretto, suo malgrado, a vivere in un’epoca per lui sempre più anacronistica, per non dire avversa, tra istanze ecologiste ed una crescente avversione per l’uso del petrolio.

Horizon Chase Turbo è patria dei nostalgici, videogiocatori con la passione per le macchine, orfani di OutRun, Top Gear, Lotus Turbo Challenge, indimenticabili perle di stampo arcade che rallegrarono e resero ancor più spensierati i magici Anni ’90.

[caption id="attachment_185439" align="aligncenter" width="1000"]Horizon Chase Turbo screenshot Non solo supercar. In certi casi potrete mettervi al volante di riproduzioni di macchine molto famose. Che dire, per esempio, di questa simil-Delorean?[/caption]

Vero e proprio tributo ad una tradizione largamente abbandonata, il team brasiliano propone un gameplay quanto mai classico, immediato e semplice da apprendere. Nonostante l’apprezzabile grafica tridimensionale, esattamente come accadeva un tempo su Super Nintendo, Game Boy e altre console ormai ampiamente sorpassate, potrete muovere il vostro bolide esclusivamente lungo l’asse orizzontale, movimento più che sufficiente per evitare gli ostacoli, dribblare le auto avversarie e, soprattutto, per seguire il tracciato, curva dopo curva.

Il control scheme, insomma, è ridotto ai minimi termini. Con l’analogico si controllano le ruote sterzanti, con un pulsante si attiva il turbo, che può essere opportunamente ricaricato raccogliendo durante la gara i collezionabili che permettono di rimpinzare la specifica barra. Non è l’unica variazione sul tema che propone Horizon Chase Turbo. Soprattutto nelle competizioni di endurance, sarà fondamentale rifornire il serbatoio di benzina, sempre stando ben attenti a non perdervi per strada le taniche."Vero e proprio tributo ad una tradizione largamente abbandonata, il team brasiliano propone un gameplay quanto mai classico, immediato e semplice da apprendere"

Sì, perché il Tour Mondiale, modalità principale del gioco, oltre a portarvi in giro per il mondo, con scenari caratterizzati da panorami e scorci specifici, affianco alle gare più classiche, proporrà competizioni in cui rispettare specifiche richieste per avere la meglio sugli avversari ed ottenere credito sufficiente per sbloccare le ulteriori tappe del tour e nuove auto.

I mezzi sono in tutto 31 e, pur in assenza di licenze ufficiali, strizzano l’occhio alle più note e apprezzate supercar e muscle car di qualche anno fa. Procedendo nella modalità principale si possono sbloccare particolari potenziamenti che incrementeranno le statistiche di velocità, accelerazione, maneggevolezza, benzina e nitro, parametri da tenere attentamente in considerazione durante la scelta del veicolo da mandare in pista.

Nonostante l’impronta arcade, difatti, bisogna prestare un minimo d’attenzione alle conformità del tracciato che si sta per affrontare, visto che avere poca manovrabilità in una corsa tutta curve non vi aiuterà di certo a trionfare tanto facilmente. Horizon Chase Turbo, difatti, nel pieno della tradizione che fu, pretende una certa abilità da parte del videogiocatore. Non è impossibile da completare, beninteso, ma solo sviluppando riflessi e capacità al volante otterrete risultati meritevoli di apparire nelle classifiche online.

A proposito delle ambizioni multiplayer del gioco, purtroppo non è prevista la competizione con altri utenti pescati nella rete, ma se avete tre amici a portata di mano, con altrettanti pad potrete imbastire appassionanti tornei in locale. Anche in questo senso, insomma, il gioco si dimostra piuttosto nostalgico ed anacronistico.

[caption id="attachment_185440" align="aligncenter" width="1000"]Horizon Chase Turbo screenshot Con il caro e vecchio split screen preparatevi a vivere battaglie all’ultima curva, tra imprecazioni e spintonate ai propri vicini.[/caption]

A completare l’offerta ci pensa poi un comparto grafico all’altezza delle aspettative, retrò quanto basta, sufficientemente dettagliato e graziato da un art design che dona carattere alla produzione. La voglia di omaggiare i classici del passato è evidente, ma non per questo si è optato per un’ormai inflazionata pixel-art. Al contrario, spiccano fondali da sogno interamente disegnati e modelli volutamente (e deliziosamente) poveri di poligoni. Anche il sonoro, curato da Barry Leitch, compositore che ha curato le soundtrack di una marea di titoli tra i quali Top Gear e Lotus 2, si lascia apprezzare grazie a temi orecchiabili e in linea con il feeling del gioco.

Non un capolavoro del suo genere, né un titolo che farà epoca, eppure Horizon Chase Turbo riesce perfettamente ad offrire agli amanti dei racing arcade qualche ora di spensierato divertimento. Il gameplay non è profondo, la grafica non fa urlare al miracolo e non avremmo nemmeno schifato il multiplayer online, ma Aquiris Game Studio ha sicuramente fatto centro. Se siete cresciuti ai tempi del Super Nintendo e del Mega Drive, sicuramente questo gioco saprà rendervi felici.

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