Kyoko Hori è una studentessa brillante, solare e molto popolare a scuola, mentre
Izumi Miyamura è considerato da tutti i compagni un
otaku, cupo e inquietante. Dopo aver incontrato il fratellino di Kyoko per strada, Miyamura decide di riaccompagnarlo a casa: lui e la compagna di classe, così, scoprono di essere due persone completamente diverse da ciò che mostrano a scuola. Cominciano a frequentarsi assiduamente e tra i due nasce un sentimento di affetto che entrambi interpretano come amicizia, anche se è chiaro sia qualcosa di più profondo.
Originariamente scritto e disegnato da Hero sotto forma di webcomic yonkoma (strisce a fumetti umoristiche di quattro vignette), Hori-san to Miyamura-kun è stato risceneggiato dall’autore, ridisegnato da Daisuke Hagiwara e ribattezzato Horimiya, che non è altro che l’unione dei nomi dei due protagonisti.
Questa
commedia romantica prende le mosse dal tema di condividere il segreto di chi si è davvero, al di fuori delle aule di scuola. Kyoko non rappresenta, al contrario di quanto si crede, lo stereotipo della ragazza popolare, non esce quasi mai con le amiche perché deve prendersi cura del frattellino e della casa in assenza dei genitori e, nonostante appaia sempre gentile e amorevole, è in realtà piuttosto incline alla rabbia. Miyamura, invece, anche se a scuola cerca di passare più inosservato possibile, è un ragazzo dallo stile “alternativo”, con piercing e tatuaggi che nasconde portando la divisa scolastica invernale anche d’estate!
La storia procede fin da subito con ritmo sostenuto e, grazie a un buon equilibrio tra momenti divertenti, scene romantiche e rivelazioni sul background dei protagonisti, questo volume risulta molto godibile e coinvolgente; inoltre, la rosa di personaggi secondari introdotti fa presagire degli sviluppi interessanti nei volumi successivi. Non siamo comunque di fronte a un manga fuori dagli schemi: il tira e molla sentimentale iniziale è la tipica incomprensione tra lei, troppo orgogliosa per confessare i suoi sentimenti, e lui troppo insicuro per riuscire a capirla.
Il presupposto su cui si basa la storia tra Kyoko e Miyamura, ossia non essere davvero come si appare, fa inevitabilmente pensare ad altri manga come
Switch Girl!! o
Le situazioni di lui & lei, ma nonostante ciò, il realismo dello sviluppo del legame dei protagonisti e i dettagli delle loro interazioni rendono questo manga non banale e degno di nota.
La Hagiwara, infine, ha rielaborato il design originale dei personaggi di Hero in modo molto efficace. Nelle sue tavole ciò su cui è posta maggiore attenzione sono le espressioni dei volti e gli scambi di sguardi, così com’è tipico di questo genere di manga, senza far mancare siparietti comici in cui tali espressioni vengono estremizzate.