Homicide: New York, la recensione
In Homicide New York basta sostituire il Dun-Dun di Law & Order con il Tudum di Netflix per capire quanto serie TV e realtà si somiglino
La recensuone della docuserie Homicide: New York, disponibile su Netflix
Di cosa parla Homicide: New York
La docuserie Homicide: New York, in 5 episodi di circa un'ora ciascuno, racconta un crimine violento per puntata, nella quale vengono intervistati investigatori, medici legali e pubblici ministeri che hanno lavorato ai 5 casi per risolverli, oltre ai testimoni dei crimini ed amici e familiari delle vittime e questa sarà solo la prima parte di un'antologia che sarà seguita più avanti nel corso dell'anno dal rilascio di una nuova serie true crime che sarà intitolata questa volta Homicide: Los Angeles.
Che ci sia la mano di Dick Wolf dietro questo prodotto è evidente sin dal disclaimer che introduce ogni episodio e che recita:
"Sull’isola di Manhattan ci sono due sezioni investigative della omicidi: Manhattan sud e Manhattan nord. Indagano sugli omicidi più efferati ed intricati. Queste sono le loro storie".
Nel 1° episodio i detective cercano i responsabili di una sparatoria avvenuta in un'appartamento sopra il noto Carnegie Deli, in cui sono morte tre persone e due sono rimaste gravemente ferite, nel 2° si affronta il caso di un uomo eviscerato ritrovato nel laghetto di Central Park, nel 3° si racconta della scomparsa di un'addetta delle pulizie da un edificio nel quartiere finanziario, nel 4° episodio si affronta il caso dell'accoltellamento di un uomo d'affari risolto dopo quasi 10 anni di indagini ed infine, nel 5° ed ultimo, della caccia ad un serial killer che prendeva di mira giovani donne nell'East Harlem.
Perché guardare Homicide: New York
Ogni episodio, proprio come la struttura di una puntata di Law & Order, è diviso in due distinte parti, il ritrovamento della vittima con le indagini che ne susseguono ed una breve narrazione dedicata al processo che ha portato alla condanna degli assassini, entrambe inframmezzate da filmati d'epoca e molte interviste dei protagonisti, ed è proprio l'aspetto umano a costituire la parte più interessante di questa docuserie, che pone l'accento su detective (per lo più in pensione), medici legali e pubblici ministeri la cui vita è stata profondamente toccata, a diversi livelli, dai casi che hanno affrontato, rispondendo ad un'implicita domanda che in molti si saranno fatti, nel tempo, guardando le serie prodotte da Wolf e cioè in che modo, la vita dei rappresentati dell'ordine che dedicano la loro esistenza ad un mestiere tanto difficile dal punto di vista umano, sia stata toccata dall'insensata violenza di cui sono stati quotidiani testimoni.
E poiché ogni professionista intervistato fornisce informazioni e ricordi in prima persona, non solo legati al caso di cui si sta trattando, ma anche delle loro sensazioni al tempo delle indagini, il risultato è un prodotto interessante dal punto di vista della narrazione e toccante da quello umano, che non si limita a raccontare un freddo punto di vista di un'indagine di omicidio.
Basta quindi sostituire il Dun-Dun di Law & Order con il Tudum di Netflix per rendersi conto di quanto il passo tra l'episodio di una serie TV ed una vera indagine di Polizia sia breve e perché Wolf, ispirandosi sicuramente alla realtà, sia riuscito a costruire un franchise tanto fortunato e longevo, creando personaggi perspicaci, professionali, ma anche sensibili, il cui mestiere li ha portati a dover affrontare una violenza impensabile, ma anche a dover interagire con le famiglie delle vittime, colpite in prima persona da qualcosa di così difficile da affrontare come un l'omicidio di un proprio caro. Come sottofondo è protagonista della docuserie anche la città di New York, piena di vita, ma anche inaspettatamente violenta come gli omicidi che vengono raccontati in questa interessante docuserie da eccellenti professionisti e narratori.
Homicide: New York è disponibile su Netflix da mercoledì 20 marzo 2024.