Homeland 8x01 "Deception Indicated": la recensione
Per l'ultima volta, Carrie Mathison si rialza ed è chiamata ad una pericolosa missione internazionale, nell'ultima stagione di Homeland
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Quante volte abbiamo visto Carrie Mathison affondare e ripartire, cadere e rialzarsi, sempre e comunque? Forse è questa, così strana e personale, la caratteristica saliente di un personaggio che per il resto ha accompagnato sempre da protagonista gli eventi di politica internazionale della serie di Showtime. Lo farà ancora, tutto questo e di più, nella première dell'ottava e ultima stagione di Homeland, che infine chiuderà il suo lunghissimo percorso dopo tra l'altro una grande pausa dal finale della settima stagione. La sensazione potrebbe essere quella di un trascinarsi eccessivo, ma la pausa ha fatto bene alla serie che torna forte dei suoi ingredienti storici.
Dovrà sempre dimostrare di meritare fiducia. La scalata del personaggio definisce già di per sé la strada in salita di un intreccio che quest'anno pone una sfida difficilissima. Saul è impegnato a cercare di organizzare un tavolo di trattative con i talebani e il governo in Afghanistan, al fine di favorire un rientro ordinato delle truppe. Ovviamente non è facile, tra le dichiarazioni dure di esponenti del governo e l'ingerenza dei russi nella trattativa. Occorre qualcuno che possa inserirsi in questo difficile scacchiere e dire la propria. La scelta, come prevedibile, cade su Carrie, alla quale comunque non si nega mai l'ennesima occasione.
Homeland va in onda in Italia su Fox a partire dal 9 marzo.