Homeland 6x01 "Fair Game": la recensione
Il ritorno di Homeland con la sua attesa sesta stagione: la recensione
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Quindi, ripartiamo da New York. E arriva subito l'eco di fatti tragici della storia recente, che fanno da sfondo ad una serie che, a denti stretti o a pieni polmoni, non può far altro che confrontarsi con il terrorismo. Lo fa da un'ottica di fiction, prendendosi tutte le libertà del caso, ma riconducendo come al solito antefatto e contesto alla situazione geopolitica che ben conosciamo. E quindi saranno termini come Isis o Al Qaeda a tornare. Lo fanno sotto forma di una tensione che ancora non si concretizza bene – almeno nei contorni della storia di quest'anno – ma che vive dentro e fuori di ciò che la serie ha raccontato negli ultimi anni.
Qualunque giudizio sulla direzione di quest'anno sarebbe troppo precoce, quindi rimandiamo alle prossime settimane. In ogni caso possiamo dire che Fair Game ha rimesso in gioco tutti i protagonisti principali della storia, focalizzandosi sui loro nuovi e vecchi ruoli, sulle motivazioni che li spingono in questo momento. Ci ha colpito il casting di Elizabeth Marvel nel ruolo del Presidente Elizabeth Keane. Nulla da dire sull'attrice, ma è singolare la scelta dato che l'abbiamo vista per molto tempo come oppositrice di Frank Underwood per la nomination democratica in House of Cards.