Homeland 5x10 "New Normal": la recensione
Homeland fatica a trovare un centro definito in questa stagione, mentre ci avviciniamo al finale
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Quindi Allison. Che prende in giro tutto e tutti, o forse sono gli altri a prendere in giro lei. Non sarebbe la prima volta che Homeland gioca sulle nostre aspettative, portando i personaggi in luoghi a loro sconosciuti e poi tornando sui suoi passi con un colpo di coda. Magari la sfuriata – out of character – di Saul era una messinscena, magari l'idea di Dar Adal di concedere a Allison per il momento il beneficio del dubbio, quando invece con Saul non si era fatto molti scrupoli, è un abile mossa per scoprire qualcosa di più. Ammesso che ciò sia vero, i fili possono essere tirati solo fino a un certo punto. Mancano due episodi alla fine della stagione, ed è francamente difficile capire cosa ci abbia raccontato quest'anno Homeland.
D'altra parte i personaggi rimangono, e Carrie tiene la scena nei vari momenti in cui è costretta, o si costringe, a guardare e riguardare i filmati della tortura di Quinn. Homeland può ripartire, almeno nei due episodi conclusivi, da qui e dal momento in cui Carrie e Astrid trovano il prigioniero, per riprendere in mano una stagione che, dopo le grandi promesse iniziali, si è persa per strada.