Homeland 5x02, "The Tradition of Hospitality": la recensione
Secondo episodio della stagione per Homeland. Carrie in missione scopre una terribile verità
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
... ma, Carrie continuerà ad appartenere a quel mondo, che le scorre nelle vene di madre e nel quale ancora oggi trova una ragione di vita, l'abito su misura per lei che, tra paura e rifiuto, non può far altro che abbandonarsi a se stessa. Dopo un periodo di riposo, torna direttamente sul campo, in una situazione critica, e la nostra protagonista sfodera tutte le abilità che ormai le riconosciamo. La storia di Homeland va avanti per binari separati, mescolando conflitti in Medio Oriente, criticità in Ucraina, intercettazioni, missioni segrete. I protagonisti sono piccole particelle perse in questo mare di informazioni, ma la storia riserva per loro un posto d'onore e in più di un'occasione permette loro di fare la differenza. The Tradition of Hospitality è un buon episodio.
Ed è qui che, procedendo sempre nel campo delle ipotesi, facciamo risalire il collegamento con la storyline delle intercettazioni. Mentre un'ombra si allunga sull'onestà intellettuale di Luisa, che porta in tv le sue argomentazioni contro il governo servo e complice della CIA, a Saul e Allison (Miranda Otto) appare chiaro come la donna conosca Carrie. Che l'ex agente sia coinvolta oppure no rimane un mistero per loro. Sappiamo solo che il vero obiettivo dell'attentato era Carrie (va bene, nessuno l'avrebbe capito, ma perché non si è cercato di coglierla di sorpresa invece che di colpirla nel momento di massima allerta?) e che nel finale di puntata Peter riceve l'ordine di ucciderla. Saul coinvolto? Sembra davvero impossibile. Allison? Più plausibile, ma è presto per fare congetture. Ma soprattutto, qualcuno si aspetta che Quinn obbedisca?