Homeland 4x01 "The Drone Queen"/4x02 "Trylon and Perisphere": la recensione

Una doppia première che racconta un nuovo inizio per Homeland: un ritorno molto incoraggiante

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Che la quarta stagione di Homeland avrebbe rappresentato un vero e proprio restart per la serie di Showtime non era certo difficile da immaginare. The Star chiudeva il terzo anno uccidendo uno dei protagonisti assoluti della storia, sradicando gli altri dal ruolo che avevano avuto fino a quel momento, gettandoli in un contesto geopolitico del tutto nuovo. Era un finale di stagione che poteva serenamente essere visto come un finale di serie. A questo punto la vera domanda allora è: riuscirà questo Homeland 2.0 a integrarsi con il passato della serie costruendo un buon futuro? I segnali lanciati nel corso della doppia première, formata da The Drone Queen e Trylon and Perisphere, sono molto incoraggianti.

Homeland senza Brody. Ma, a pensarci bene, anche la terza stagione, la più deludente andata in onda finora, soffriva questa assenza. La differenza, allora, è che se loro scorso anno, tra l'ennesimo lavaggio del cervello al marine traditore e le scappatelle inutili della figlia Dana la storia finiva imbrigliata in quegli stessi legami che l'avevano resa forte, ora si può finalmente respirare un maggiore senso di libertà creativa, e tornare alle atmosfere del primo anno e mezzo. Brody e, grazie al cielo, la sua famiglia, esistono solo come figure di un passato che è, appunto, passato. Possono essere i protagonisti di un breve sfogo di Carrie, che porta in braccio la propria figlia, di fronte alla loro vecchia casa, ma nulla di più.

Le puntate andate in onda potrebbero tranquillamente essere viste come un doppio pilot. Esiste un legame con il passato, forte quanto la presenza di un neonato può essere, ma nulla che pregiudichi troppo la visione ad un eventuale nuovo spettatore. C'è un nuovo contesto nel quale, complice anche l'avanzamento di carriera dell'agente Mathison, il Medio Oriente viene osservato da una prospettiva più ravvicinata. Addirittura per la prima volta seguiamo il percorso parallelo di un pakistano. Il suo nome è Aayan Ibrahim (Suraj Sharm, lo ricordiamo come protagonista di Vita di Pi) ed è l'unico sopravvissuto di un attacco condotto dall'unità gestita da Carrie. In quel bombardamento nel quale l'obiettivo era il terrorista Haissam Haqqani ad essere spazzata via è stata un'intera famiglia, impegnata in quel momento nei festeggiamenti per un matrimonio.

Questo è l'evento scatenante che rimette in moto la storia. Carrie dovrà riconsiderare il proprio doppio ruolo, quello di agente e di madre, per gestire la nuova situazione, Saul coglierà l'occasione per diventare più intransigente e sfrontato in tema di politica estera, e anche Quinn, protagonista della storyline minore tra tutte, sarà costretto a dure scelte. Spazio anche per Sandy Bachman, agente interpretato da Corey Stoll (House of Cards, The Strain). E poi c'è la presenza di Aayani, che potrebbe regalare molte soddisfazioni quest'anno. Nelle varie missioni sul territorio raccontate finora, abbiamo visto una realtà estrema, in continua tensione. In questo caso si è cercato di dare una prospettiva più occidentalizzata dei personaggi: gente che usa lo smartphone, che posta video in rete, che parla in inglese in certi momenti.

È stata una doppia première davvero interessante e ben gestita, capace di alternare momenti più rilassati, soprattutto nella prima parte, e altri più carichi di azione, come una lunga missione di recupero che si conclude in un modo che sorprende. Homeland ritorna convincendo soprattutto quando cerca di raccontare la sua grande storia, quella che va dagli Stati Uniti al Medio Oriente, con un taglio "realistico" e crudele quanto basta (la scena di un massacro che sfocia nei festeggiamenti per un compleanno), un po' meno quando scende in modo più ravvicinato sui protagonisti, costruendo un senso del dramma che sembra un po' artificioso (appunto la storia di Quinn, ma anche una certa scena tra Carrie e sua figlia). In ogni caso, considerato il trend generalmente negativo delle puntate dello scorso anno, un debutto molto incoraggiante.

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