Homeland 3x07 "Gerontion": la recensione
Il miglior episodio della stagione, quello che sancisce la figura di Saul come protagonista della serie
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Altre volte nelle stagioni precedenti abbiamo visto due soggetti, appartenenti a schieramenti diversi, dibattere, scontrarsi e mettersi d'accordo intorno ad un tavolo, e Homeland non poteva trovare modo migliore per marcare esplicitamente il definitivo passaggio di testimone da un protagonista ad un altro. Archiviato, o comunque relegato a personaggio di secondo livello, Brody, è assolutamente Saul il mattatore della stagione, con i suoi silenzi, il suo tono caldo e determinato, la sua sofferenza celata, così diversa da quella di Carrie.
C'è spazio anche per qualche incursione nella vita privata: quella di Saul, che già era stata introdotta e che è decisamente più interessante e influente sul suo personaggio e sulla stagione rispetto a quella di Dana (bello anche il parallelo tra i suoi successi e sconfitte professionali e familiari), e quella di Quinn, che continua ad essere uno dei personaggi più sfuggenti e indecifrabili della serie, tra alleanze e collaborazioni varie e un presunto interesse per Carrie mai completamente esplorato.