Homecoming (prima stagione): la recensione
La nostra recensione della prima stagione di Homecoming, serie di Amazon Prime Video con protagonista Julia Roberts
La serie è un sperimentazione sotto molti punti di vista: dalla durata insolita - per un dramma - di ogni episodio, che non supera quasi mai la mezz'ora, all'impatto visivo dato dalla regia che divide le inquadrature tra orizzontali e verticali (pronte per essere fruite comodamente su un cellulare), a seconda che la storia si svolga nel passato o nel presente, fino ad un largo uso di panoramiche, grazie alle quali si seguono i protagonisti mentre si spostano all'interno del misterioso e labirintico Homecoming Transitional Support Center.
Tutto in questa serie è a servizio della storia che racconta e del mistero che la pervade e che coinvolge in prima persona il personaggio della Roberts, Heidi, una consulente/terapista assunta presso il Centro, con sede in Florida, voluto dalla multinazionale Geist con lo scopo di aiutare i soldati reduci dalla guerra a riadattarsi alla vita civile grazie alle sedute obbligatorie con Heidi e ad una serie di "giochi di ruolo", come finti colloqui di lavoro o serate con gli amici, che permettano loro di rilassarsi e combattere il latente o conclamato (a seconda dei casi) disturbo da stress post-traumatico che potrebbe impedire loro di tornare a fare una vita civile normale.
Ma tutto ciò fa solo parte del passato che ci viene mostrato nello show e che è ambientato nei giostri nostri, mentre il presente, che si svolge invece nel 2022, descrive una realtà ben diversa in cui una Heidi molto più stanca e molto meno donna in carriera in continuo contatto con il suo invadente capo Colin (Bobby Cannavale), lavora come cameriera in un diner, vive con la madre e non è per nulla entusiasta all'idea di condividere la sua passata esperienza con Thomas Carrasco (Shea Whigham), un agente del Dipartimento della Difesa, che irromperà inaspettatamente nella sua vita a fare domande sul progetto Homecoming alle quali la donna non vuole, o non può, rispondere.
Sotto ad un'apparenza tranquilla - lo scopo del centro Homecoming, dopotutto, è restituire la serenità ai propri ospiti - la serie nasconde un'insidiosa e raccapricciante tensione di hitchcockiana memoria che mostra senza rivelare e insinua senza mai apertamente minacciare, fino al climax finale ed alla risoluzione del mistero che accompagna lo spettatore in un avvincente viaggio alla scoperta della verità, il tutto in un perfetto equilibrio tra recitazione, espedienti narrativi, colonna sonora ed improvvisi cambi di inquadrature.
Homecoming sbarcherà in Italia su Amazon Prime Video a partire da venerdì 2 novembre.