Hit-Monkey (prima stagione): la recensione

Dopo aver visto l'intera stagione disponibile su Disney+, siamo finalmente pronti per darvi la nostra opinione su Hit-Monkey

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Quando Hit-Monkey fece la sua prima comparsa nei fumetti del 2010, in molto rimasero spiazzati dall’idea dietro questo personaggio. Una scimmia assassina di assassini, dopotutto, non è certo qualcosa che si vede tutti i giorni e questo i suoi autori lo sapevano benissimo. Daniel Way e Dalibor Talajić compresero il potenziale di questa variante di John Wick e lanciarono la propria creazione su Marvel Digital Comics Unlimited, piattaforma all’epoca innovativa per la lettura di fumetti in digitale. 

Flash forward di circa dieci anni.

Will Speck e Josh Gordon, esperti della commedia che lavorano insieme sin dal loro primo film Blades of Glory, decidono di portare su Hulu Hit-Monkey. Serie di dieci episodi prodotta da Marvel Television, questa nuova storia di origini vede coinvolti nomi di un certo spessore. Jason Sudeikis (Ted Lasso) interpreta Bryce Fowler, mentore fantasma della scimmia killer, mentre Olivia Munn è chiamata per interpretare Akiko Yokohama, la nipote di Shinji Yokohama, che vanta a sua volta la voce di George Takei

Dopo aver ottenuto un discreto successo negli Stati Uniti, Hit-Monkey è ora interamente disponibile su Disney+. Da grandi fan Marvel quali siamo, era quindi inevitabile che ci tuffassimo in questa nuova esperienza visiva, sperando di poter trovare un prodotto valido quanto l’ottimo M.O.D.O.K.. Spoiler: non siamo a quei livelli, ma ci siamo comunque divertiti un sacco.

La storia ha inizio quando l’arrivo di un killer su commissione scombussola una piccola comunità di scimmie. L’uomo, che risponde al nome di Bryce, è stato ferito nel corso della sua ultima missione e, in fin di vita, viene salvato dai primati. Questo però porta gli avversari dell’assassino a inseguirlo sulle montagne innevate, sterminando l’intera comunità di scimmie. A salvarsi è solamente un macaco particolarmente aggressivo che, impugnate le armi di Bryce, stermina gli assalitori con incredibile maestria. Decisa a risalire al mittente di quel massacro, la scimmia che prenderà il nome di Hit-Monkey intraprende un viaggio accompagnata dal fantasma del killer. Fantasma che interpreterà il ruolo di mentore, insegnando al protagonista come combattere al meglio delle proprie capacità.

Vi avevamo avvertito: la storia è completamente folle. Una volta accettata questa follia, però, si rimane attratti dall’evolversi della trama e dal rapporto tra i due protagonisti. L’interpretazione di Jason Sudeikis è ottima come sempre, diventando rapidamente il motivo trainante per vedere la serie animata. La sceneggiatura, dopo una partenza un po’ confusa, fa lentamente breccia nel cuore del pubblico, sfociando in una seconda metà dello show davvero avvincente. Ammettiamo di essere rimasti interessati alle varie storyline sino all’ultimo minuto del season finale che speriamo possa aprire a nuove stagioni della serie TV. I dieci episodi risultano comunque autoconclusivi e, nonostante qualche aggancio interessante per il futuro, gran parte delle trame vengono risolte in questa prima serie. Preferiamo specificarlo: Hit-Monkey è uno show violento e sboccato, che lo avvicina più a Deadpool, che a una classica produzione Marvel.

Realizzata da Floyd County Productions, lo studio dietro l’ottimo Archer, la serie presenta animazioni che inizialmente possono risultare macchinose, ma alle quali ci si può rapidamente abituare. Abbiamo particolarmente apprezzato la scelta di inserire alcuni momenti visivamente più statici, ma che avvicinano lo show ai fumetti dai quali è tratto. Una sorta di motion comic, pensato per valorizzare determinate sequenze dal forte impatto. Anche in questo caso si tratta di una decisione che potrebbe far storcere il naso a qualche spettatore, ma che noi abbiamo ritenuto vincente.

Nonostante si tratti di uno show Marvel, evidenziamo come siano presenti relativamente pochi riferimenti al vasto mondo della Casa delle Idee. Data l’ambientazione nipponica abbiamo notato diverse strizzate d’occhio ai fumetti, ma si tratta di citazioni che, per un pubblico generalista, potrebbero sembrare poco chiare o dalla ridotta importanza. Non entriamo più nel dettaglio per permettervi di apprezzare maggiormente le comparse più importanti che entrano in scena nella seconda metà della stagione.

Hit-Monkey non è uno show perfetto, ma è senza dubbio uno spettacolo interessante da vedere. La sua ridotta durata e il suo essere autoconclusivo potrebbe non piacere a qualcuno, ma ammettiamo che noi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla scelta della produzione. Nonostante ciò, speriamo ovviamente che lo show abbia fortuna e che porti Will Speck e Josh Gordon a portare avanti la storia con protagonista la scimmia assassina di assassini più carismatica di sempre. 

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