Hit-Girl vol. 3: Roma, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Hit-Girl, opera di Scavone e Albuquerque

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Per Dio se io fossi la rock star

Tutti a calci in culo e sarei sicuro

Proprio come mio papà.

Hit-Girl #9, anteprima 01

Proprio come una rock star, Mindy McCread ha iniziato un tour, con cui sta portando il suo carico di simpatia e violenza in tutto il mondo. Dopo la prima tappa in Colombia, a Palmira, e la successiva in Canada, nell’area della Baia di James, Hit-Girl giunge nella Città Eterna in maniera fortuita, incuriosita dalle malefatte di una ladruncola che si fa chiamare la Gatta. Giunta nel Vecchio Continente, la ragazzina si ritrova al centro di uno strambo intrigo religioso, tra una suora dalle pulsioni omicide e la ricerca delle reliquie di un santo.

Roma è il titolo del terzo volume di Hit-Girl pubblicato da Panini Comics, il quale raccoglie l’arco narrativo scritto da Rafael Scavone e disegnato da Rafael Albuquerque. Mantenendo invariata la sua natura itinerante, la testata dedicata al diavoletto in gonnella armato di katana prosegue la sua inarrestabile marcia con un'avventura sul suolo italico.

Cambiano i team creativi, cambiano le location ma purtroppo il risultato è sempre lo stesso: la nuova serie dell'ex spalla di Kick-Ass continua a non convincerci per l’estrema leggerezza con cui vengono imbastiti i vari storyarc. Partendo da un personaggio ormai ben cristallizzato nell’immaginario collettivo, Scavone si limita infatti a mettere in successione sequenze di scontro in cui la formazione militare e la creatività di Mindy finiscono per salvarla dalle situazioni più improbabili.

Non c’è alcun sviluppo dei personaggi né tantomeno il minimo accenno di approfondimento psicologico: i protagonisti di questa vicenda sono bidimensionali e, per quanto lo scrittore brasiliano tenti di costruire figure modellate su luoghi comuni italici, non riescono mai a conquistare la nostra attenzione, così come risulta pretestuoso inserire i dialoghi con il fantasma del padre

Hit-Girl #10, anteprima 01

L’ambientazione viene utilizzata esclusivamente per estremizzare alcuni elementi tipici del Belpaese, in maniera tale da creare un clima grottesco e surreale. Dalla vespa alla cucina passando per l’attaccamento alla religione, tutto è funzionale a fornire la cifra stilistica di Hit-Girl: l’ennesimo assurdo cattivone e la sua banda di scagnozzi contro cui scaricare sciabolate e calci in culo in gran quantità.

L’eccellente lavoro alle matite di Albuquerque viene dunque sciupato dall’inconsistenza della storia: grottesco, dinamico ed esplosivo, il tratto dell’artista brasiliano incanta lungo i quattro capitoli di questo arco narrativo, riuscendo a regalarci vignette dal taglio cinematografico di grande impatto. La splendida prova del disegnatore di American Vampire viene resa ancora più piacevole dall’apporto di Marcelo Maiolo, le cui colorazioni restituiscono le atmosfere che si percepiscono passeggiando per le strade di Roma: toni caldi che dilatano il tempo, che qui fanno da fascinosa cornice a una storia senza pretese.

Se siete alla ricerca di un fumetto che vi conquisti con il suo enorme tasso di adrenalina, con il suo black humuor e le gesta di una folle dodicenne in grado di tener testa a dei soldati armati fino ai denti, Hit-Girl è quello che state cercando. Se invece siete bramosi di appassionarvi alla storia di figure in grado di restarvi impresse, allora potete tranquillamente rivolgere il vostro sguardo altrove.

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