Hit-Girl vol. 1: Colombia, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume della nuova serie di Hit-Girl, di Millar e Ortiz

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Hit-Girl, anteprima 01

Hit-Girl è uno dei personaggi creati da Mark Millar e John Romita Jr. per il variopinto universo narrativo di Kick-Ass. L’esordio di Mindy McCread è avvenuto sulle pagine della prima miniserie del 2008 dedicata al vigilantes in tuta verde, e il notevole impatto avuto sul pubblico ha fatto sì che la ragazzina terribile, in grado di tener testa a un'intera gang o di maneggiare un fucile con estrema facilità, diventasse protagonista di una miniserie realizzata dagli stessi autori, tra il 2012 e il 2013, per Icon Comics.

Dopo aver pubblicato il rilancio di Kick-Ass e introdotto al pubblico italiano Patience Lee, veterana militare afroamericana che ha raccolto il manto abbandonato da Dave Lizewski, Panini Comics presenta in un volume cartonato i primi quattro capitoli della nuova serie di Hit-Girl, scritti sempre dallo scrittore scozzese e disegnati da Ricardo Lopez Ortiz (Civil War II: Kingpin).

Perso il suo partner originario, Mindy ha rintracciato nel giovane Paul McQue la spalla ideale per riprendere la sua attività; purtroppo, il cavallo su cui ha puntato dà presto forfait e si ritrova alla ricerca di un compagno con il quale intraprendere un nuovo emozionante team-up. L’occasione sembra giungere dalla Colombia, dove l’arresto del noto narcotrafficante Fabio Mendoza, soprannominato Mano, le offre lo spunto per un viaggio a Palmira al fine di rispondere a una misteriosa richiesta di aiuto.

Cambia l’ambientazione ma non certo le tematiche delle storie di Hit-Girl, che in questa nuova avventura editoriale si dimostra un personaggio decisamente sopra le righe, con il suo modus operandi brutale e sempre vincente. La pericolosa comunità criminale colombiana viene messa a soqquadro dall’irriverente bambina con la parrucca viola, giunta in Sudamerica con un arsenale che farebbe impallidire il KGB o il MI6. Il dinamico duo è ben assortito, con Mendoza a incarnare il ruolo del killer spietato che, dopo essere stato salvato da El Padre, ha giurato fedeltà alla comunità locale e alla famiglia.

Hit-Girl, anteprima 02

Esaurito l’effetto sorpresa per lo scenario inedito e scemata l’adrenalina per la gran quantità di azione, Hit Girl vol. 1: Colombia si dimostra però una lettura leggera che nulla aggiunge alla mitologia del personaggio. Quello che ci troviamo di fronte è un fumetto dalla comprovata anima action e splatter privo del benché minimo approfondimento psicologico. I protagonisti della vicenda sono mossi da motivazione blande che non presentano reali spunti d’interesse, mentre la vicenda umana che dovrebbe creare empatia nel lettore è talmente banale da rendere lo sviluppo dello storyarc al quanto prevedibile.

Uno dei pochi aspetti sicuramente interessanti di questo fumetto è il coinvolgimento di Ortiz ai disegni: lo stile dell’artista portoricano – fortemente influenzato dalla scuola asiatica – esalta la componente dinamica del racconto (accattivanti le sequenze di scontro) e accentua l’espressività dei primi piani con il tratto tipico dei manga superdeformed. Le vivaci colorazioni di Sunny Gho, infine, completano una componente artistica di assoluto valore che affascina per le soluzioni proposte.

Se già Kick-Ass vol. 1: La nuova tipa presentava alcune falle, Hit-Girl vol. 1: Colombia accentua le perplessità sulla bontà del rilancio dell’universo narrativo creato da Millar e Romita. La speranza è che l'avvicendamento dei vari team creativi - il prossimo è composto da Jeff Lemire ed Eduardo Risso - possa risollevare le sorti del personaggio.

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