His Dark Materials – Queste Oscure Materie 3x08 “L’Orto Botanico”: la recensione

His Dark Materials si conclude con un finale di serie più agro che dolce e che farà piangere lo spettatore anche dopo i titoli di coda

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Spoiler Alert

La recensione dell’ottavo episodio della terza stagione di His Dark Materials, disponibile su Sky e in streaming su NOW

Ad aprire l'ultimo episodio di His Dark Materials è direttamente l'opening credits, il primo segnale che siamo davvero giunti alla fine. Distratti dalle vicende degli adulti, nel corso della stagione il viaggio di Will e Lyra è sembrato spesso marginale. Ma sono loro il cuore della storia, e dopo un episodio ricco d’azione è il momento della calma, di parlare e confidarsi, ma anche di ridere e lasciarsi andare.

I nuovi Eva e Adamo si trovano letteralmente nell’Eden e Mary Malone ha ancora il ruolo del Serpente da interpretare. Abbiamo imparato l’importanza di condividere le proprie storie, e alla fine è una semplice e piccola storia d’amore e di coraggio a “far cadere in tentazione” Lyra e Will, offrendo loro la mela, o meglio, un dolce di marzapane, di cui avevano bisogno per riconoscere i loro sentimenti. Simone Kirby regala un’interpretazione toccante che fa dimenticare tutte le perplessità sulla gestione del suo personaggio.

Il rapporto fra Will e Lyra si è evoluto lentamente quindi nulla appare affrettato, e dopo tutto quello che hanno passato, Inferno compreso, è adorabile vederli alle prese con dei tipici problemi adolescenziali. Affidare la conclusione della storia alla performance di due giovani interpreti è una scelta coraggiosa, ma Dafne Keen e soprattutto Amir Wilson sono perfetti nel loro essere teneri ed impacciati, ma anche intensi, e grazie ai ritardi dovuti alla pandemia si evita quell’effetto forzato alla Stranger Things

La profezia si è compiuta, e Will e Lyra con un semplice bacio compiono un atto di ribellione così potente da cospargere con la Polvere tutti i mondi: sarà forse smielato, ma c’è qualcosa di rivoluzionario nell’idea che sono l’amore e la voglia di vivere senza paura ad essere la chiave per la salvezza dell’universo. 

A disturbare l’idillio dell’episodio la presunta minaccia di Padre Gomez, personaggio utilizzato malissimo e il cui cammino incrocia quello di un altro altrettanto sprecato, l’Angelo Balthamos. Quantomeno i due incontrano la morte l’uno per mano dell’altro, quindi peccato, ma poco male. 

Nel frattempo i dæmon continuano a mantenere le distanze, ancora feriti per il tradimento subito. Non è un caso che l’aspetto definitivo di Pan sia quello di una martora, lo stesso che aveva quando è stato abbandonato, segno che quel trauma tra lui e Lyra non sparirà mai del tutto. Il loro abbraccio è un momento strappalacrime, dove invece è molto dolce la silenziosa reazione di Will alla vista dell'appena battezzata Kirjava, come se stesse incontrando un’amica che aveva dimenticato di avere. 

Nota citazionista: Will spiega a Mary che quando Pan si trasforma in un ghiottone, in inglese "wolverine", vuol dire che Lyra è arrabbiata. È chiaramente una citazione al film Logan, in cui Dafne Keen interpreta il clone del personaggio interpretato da Hugh Jackman. 

Ma il Paradiso per i quattro non è destinato a durare. Dopo aver capito di provare qualcosa l’uno per l’altra, Lyra e Will scoprono di non poter stare insieme: in un tragico colpo di scena l’amore che ha contribuito a guarire i mondi non è comunque abbastanza per fermare la fuoriuscita della Polvere, e una serie di ostacoli costringono i due giovani innamorati a fare una scelta. 

Quello ideato da Pullman è un destino sadico che a confronto G.R.R. Martin è un novellino. Lo scrittore ribalta il concetto della Caduta di Eva, ridefinendolo non come l’origine del peccato, ma come un atto di coraggio e di amore verso l’umanità. Ma il prezzo è che Eva e Adamo vengono puniti comunque, costretti a pagare per i peccati di cui altri prima di loro (non a caso uomini) si sono resi responsabili. E vengono così cacciati via dall’Eden. Di nuovo. La scelta di rinunciare al loro amore per la salvezza del mondo e delle anime dei morti è un segno di crescita, ma sembra comunque un’ingiustizia fin troppo crudele. 

È vero, vivere per amore è più romantico che morire per esso, però Mary Malone, felicissimi che tu abbia conosciuto il tuo dæmon, ma queste perle di saggezza magari in un altro momento. Forse è solo l’amarezza a parlare, o forse è il fatto che l'impossibilità di vivere in un mondo diverso dal proprio non è mai stata approfondita nella serie se non nelle parole di Jopari, e risulta quindi una spiegazione troppo debole per giustificare questa improvvisa svolta degli eventi. 

Con un discorso straziante e un bacio attraverso il portale che è già iconico Will e Lyra si dicono addio per sempre, e a questo punto la tristezza è onestamente troppa da sopportare. Ma ecco un’ultima pugnalata al cuore nei momenti finali dell’episodio: un montaggio mostra Lyra e Will che tengono fede alla promessa di vivere appieno le loro vite e di trascorrere, ogni anno alla stessa ora e nello stesso giorno, un’ora su quella panchina dell’Orto Botanico su cui si sono abbracciati per l’ultima volta e che d’ora in avanti li vedrà seduti insieme seppure a mondi di distanza. Devastante è dire poco.

L’epilogo lascia intendere che c’è ancora spazio per una nuova storia da raccontare e stando alle dichiarazioni rilasciate dai produttori potrebbe davvero essere una possibilità.

Nella nostra recensione del primo episodio della stagione avevamo scritto che la carne sul fuoco era tanta ma che c’era il rischio di non riuscire a portarla tutta alla stessa cottura. Ora a fine serie possiamo dire che è stato proprio così. His Dark Materials non è mai stato un prodotto perfetto e questo finale ha sicuramente lasciato delle domande senza risposta, ma con questa stagione si è compiuto un enorme salto in avanti, soprattutto sul piano della messa in scena, che a tratti è stata stupefacente. 

Malgrado però un cast in stato di grazia e delle sequenze emotive travolgenti, alcune storyline ripagano più di altre, e rimane quella sensazione che qualcosa nella scrittura sia sempre stata inefficace. Bisogna anche riconoscere però l’ottimo lavoro nel bilanciare gli elementi filosofici della storia con le vicende dei personaggi, senza dimenticare mai l’emozione, e questo finale lo dimostra. Così finisce una saga fantasy televisiva fin troppo sottovalutata, ma forse His Dark Materials potrebbe essere una di quelle serie perfette da recuperare una volta concluse. Come dire, una volta che la Polvere si è posata. 

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Tutti gli episodi di His Dark Materials – Queste Oscure Materie sono disponibili in esclusiva su Sky Atlantice in streaming su NOW. Trovate tutte le notizie sulla serie nella nostra scheda!

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