His Dark Materials – Queste Oscure Materie 3x06 “L’Abisso”: la recensione

Tra ritorni più o meno annunciati e scoperte inaspettate, il sesto episodio di His Dark Materials getta le basi per la sua epica conclusione

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Spoiler Alert

La recensione del sesto episodio della terza stagione di His Dark Materials, disponibile su Sky e in streaming su NOW

Per la seconda volta dall’inizio della stagione, His Dark Materials apre l’episodio con un prologo, quasi in risposta a quello precedente: “L’Abisso” è l’avvertimento di Metatron all’umanità, un baratro in grado di risucchiare tutta la Polvere al suo interno. Le ramificazioni di questa catastrofe attraversano tutti i mondi, e non tutti sono disperati come Mary Malone. 

Ma anche per Lord Asriel è arrivato il momento di fare i conti con le conseguenze del proprio ego, ed infatti lo vediamo tremare per lo sforzo di restare impassibile davanti all’odio di Marisa (tecnicamente i due sono entrambi responsabili per ciò che credono sia successo a Lyra). Insieme Wilson e McAvoy sono sempre magnetici, che si accusino o consolino a vicenda, ed in fondo in fondo li shippiamo un po' tutti.

Lyra non è l’unica ad essere liquidata rapidamente da Asriel: la serie non ha trattato benissimo il personaggio di Ruta Skadi, ed infatti le viene riservato un destino peggiore della morte. Se non altro la sua scomparsa offre il pretesto per il ritorno in grande stile di un’altra strega, Serafina Pekkala (Ruta Gedmintas), iconica mentre padroneggia ogni scena, che sia scagliarsi contro Asriel o confortare Marisa.

La riconciliazione di Marisa Coulter col suo dæmon (e quindi con sé stessa) è uno dei momenti più emozionanti dell’intera serie, di sicuro uno dei più attesi vista la natura affascinante del loro rapporto. La donna ha fatto cose orribili e passato anni ad odiare, reprimere e silenziare la sua parte migliore e nell’istante in cui la scimmia accetta la sua mano possiamo forse iniziare a perdonarla. Una redenzione resa possibile dalla straordinaria interpretazione di Ruth Wilson, ed è davvero un peccato che la serie sia così ignorata durante la stagione dei premi. 

Chi avrebbe bisogno di una scena simile è Asriel, ma per ora dovremmo accontentarci della grandissima soddisfazione di vederlo attaccato da Iorek Byrnison. Nonostante l’ombra di un rimpianto non esita ad usare Lyra per i suoi scopi, ma poi alla notizia delle gesta della figlia la sua reazione non potrebbe essere più ambigua: incredulità? Orgoglio? O semplice ego riflesso? Ma il bagno di umiltà è dietro l’angolo, e a quel punto non sarà più possibile nascondere l’irritazione: “Se è la verità, e Lyra libererà i morti, lei e Will avranno compiuto un’impresa eccezionale. Ben più della tua ribellione”Mic Drop Serafina Pekkala. 

I due ragazzi stanno davvero tentando l’impossibile e la presenza di un abisso profondo non è d’aiuto. Lyra verrà infatti salvata a sorpresa da un’Arpia, ribattezzata Ali Benigne: vittime anche loro della crudeltà di Metatron, il loro aspetto (qui più simile ad un uccello rispetto alla mitologia greca) rappresenta cosa si diventa a nutrirsi solo di bugie invece che di autentiche storie. La nostra Linguargentina ne approfitta per stringere con loro un accordo, e si tratterebbe di un momento cruciale, con una ragazzina che ha appena sconvolto la struttura millenaria del Purgatorio, se non fosse per la messa in scena leggermente cringe e sciatta. 

Non mancano i momenti di leggerezza, che in una serie come questa non sono mai troppi, come la tenera rivalità fra Will e Roger, o i racconti di Lee, che si rende conto di avere davanti a sé il figlio di quello stesso sciamano con cui nella scorsa stagione aveva una non tanto velata bromance. Nella Terra della Morte avviene quindi la terza reunion, quella tra Will e suo padre, per la gioia di tutti i fan di Andrew Scott. I due hanno un classico ma non per questo meno commovente dialogo tra padre e figlio, ed ora Will è finalmente pronto a portare a termine il suo compito, aprendo un portale verso un mondo bellissimo, lo stesso in cui vivono i Mulefa.

Ma è tempo di dirsi addio, con Roger e Lyra che sono pronti a salutarsi senza rimpianti, mentre Lee è impaziente di ritornare ad esplorare il mondo col suo dæmon Hester. D’ora in avanti infatti dopo la morte le anime torneranno ad essere un tutt’uno con l’universo, ma in forma di Polvere, connesse a tutte le cose viventi grazie alla potenza delle esperienze condivise. "Polvere siamo e polvere ritorneremo”. Forse la Genesi non ha tutti i torti.

Rilasciare due episodi a settimana è solitamente un modo per i network di “liberarsi” il prima possibile di una serie che non ha ottenuto il successo sperato, e potrebbe essere vero nel caso di His Dark Materials. Ma questa formula si rivela sensata in relazione agli ultimi due episodi, legati tra loro sia narrativamente che tematicamente. Ben bilanciati per trama ed emozione, entrambi si distinguono poi per il particolare uso della bellissima musica di Lorne Balfe. Manca solo una settimana alla fine e Xaphania ci avverte di essere pronti: la ribellione finale è finalmente iniziata. 

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L’ultima stagione di His Dark Materials – Queste Oscure Materie va in onda in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming su NOW ogni mercoledì. Trovate tutte le notizie sulla serie nella nostra scheda

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