His Dark Materials - Queste Oscure Materie 1x08 "Betrayal" (finale): la recensione

Con l'ultimo episodio, His Dark Materials chiude una prima stagione problematica, che lascia molti dubbi sulla gestione dell'intreccio

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Spoiler Alert
His Dark Materials - Queste Oscure Materie 1x08 "Betrayal" (finale): la recensione

Il primo tradimento, quello del titolo dell'ultimo episodio stagionale di His Dark Materials, era stato compiuto ai tempi dell'adattamento cinematografico. La bussola d'oro è un romanzo affascinante e coinvolgente, ma era il carico emotivo devastante del finale a spingere davvero in avanti la storia, insieme alla curiosità per la sorte di Lyra. La lezione, almeno quella, è stata appresa, ed ecco che l'adattamento televisivo non risparmia nulla per questo season finale. D'altra parte, His Dark Materials non si emenda da quelli che sono stati, e che continuano ad essere, i difetti della stagione, decisamente lontana dalla migliore versione possibile di un adattamento.

Lyra compie in quest'ultimo episodio il passaggio finale verso una più completa definizione di sé. Il suo viaggio non riguarda soltanto la scoperta di nuovi luoghi, ma comporta sempre una maggiore consapevolezza. Dal Jordan College a casa di sua madre, alla prigione dell'Oblazione fino al laboratorio di suo padre, Lyra muta visibilmente, da bambina ingenua a ragazza dalla parlantina veloce. Tutto cambia in lei e intorno a lei. La sua consapevolezza del mondo, così in bilico tra le bugie degli adulti e le verità dell'aletiometro, le ha insegnato il dubbio e la necessità di mettere in discussione le certezze del mondo.

Non solo le strutture del mondo, come il Magisterium, ma anche le figure più vicine a lei finiscono per tradirla. Qui è suo padre, Lord Asriel, a compiere il tradimento definitivo. Sarebbe stato semplice identificarlo come il buono della storia, l'uomo che lotta contro il fanatismo del Magisterium, per difendere la Polvere, qualunque cosa essa sia. Lyra può credergli, deve credergli perché, giunta ormai alla fine del mondo conosciuto, non ha nessun altro appiglio. È così che insieme a Pan e Roger è giunta a destinazione, ha offerto il proprio aletiometro, ha chiesto riparo. Ma non sa che le cose stanno per mutare e che il suo viaggio sta per diventare ancora più straordinario.

Il Magisterium identifica la Polvere con una sorta di peccato originale, un germoglio di consapevolezza – che è assimilabile al frutto dell'albero della conoscenza – e che è più forte nei bambini. La struttura religiosa vuole distruggerla, anche in risposta ai desideri di una misteriosa Autorità, mentre Asriel vorrebbe proteggerla. Per aprire uno squarcio in un altro mondo, la famosa città nell'aurora, occorre però una quantità di energia. Per ottenerla, Asriel uccide di fatto Roger, e fugge dal mondo. Lyra arriva troppo tardi, piange per il proprio amico, non può far altro che proseguire il proprio viaggio.

L'episodio è tra i più riusciti della stagione, più raccolto, capace di raccontare meglio i propri momenti drammatici, ai quali non si sottrae. Uno scambio tra Marisa Coulter e Lord Asriel sulla cima della montagna è particolarmente efficace, anche grazie alla sempre perfetta Ruth Wilson. D'altra parte trarre un bilancio dell'episodio e della stagione significa confermare i dubbi già espressi in precedenza. Non è chiaro perché Jack Thorne e in generale la produzione abbiano deciso di impostare così la storia.

La narrazione di un mondo non è una pura successione di eventi o un elenco di informazioni. È respiro, ambientazione, sensibilità. Va bene, è costoso affiancare ad ogni umano in ogni scena un daimon in CG, ma probabilmente esiste un compromesso migliore di quel che abbiamo visto. Uno che lasci intendere il diverso sistema di valori, la morale, il legame profondissimo tra l'umano e la creatura. Questo per quanto riguarda il mondo di Lyra, mentre altro discorso andrebbe fatto per l'universo di Will. Anticipato qui, ma perché? Anche in quest'ultimo episodio la vicenda silenziosa e mai intensa del ragazzo (che avrebbe anche ucciso qualcuno) ci arriva come un riempitivo slegato e svuotato.

Tutto quel che lo ha riguardato avrebbe potuto essere inserito nel primo episodio della seconda stagione, interamente dedicato a lui. Invece qui assistiamo alla ripetizione di scene fini a se stesse (Andrew Scott ridotto ad un riquadro su uno schermo) che tolgono ritmo alla vicenda principale.

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His Dark Materials va in onda su Sky Atlantic, due episodi alla settimana, ogni mercoledì.

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