Heroes Reborn: la recensione
Confuso, superficiale, insalvabile: questo è stato Heroes Reborn, il ritorno fallimentare della serie di Tim Kring sulla NBC
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Appoggiandosi in piccole dosi sulle apparizioni di alcuni membri del cast storico, la nuova incarnazione dello show ha raccontato la sua vicenda soprattutto tramite le new entry. Come è noto, tutto avviene all'ombra del disastroso incidente di Odessa, che ha presentato al mondo gli EVO come una minaccia dalla quale difendersi. Le armi del controllo e della segregazione tuttavia sono solo lo scudo di cui si serve la crudele Renautas in vista di un pericolo imminente infinitamente più minaccioso. Ecco quindi incrociarsi di volta in volta i percorsi dei vari Tommy, Miko, Luke, Carlos, pedine inconsapevoli in un gioco molto più grande di loro nel quale alcuni dovranno presto decidere a chi credere, Noah o Hiro, e da chi diffidare, Erica.
Non c'è nulla che avvenga per cognizione di causa, le caratterizzazioni discendono sempre e solo da necessità di scrittura. Un personaggio dovrà tradire perché in quel momento è necessario così, un altro sarà cattivo per riequilibrare le forze in campo, gli stessi pericoli arrivano in funzione di una soluzione già pensata dagli autori. È il gioco della scrittura che la serie non riesce mai a celare. Emblematica la scelta della minaccia finale, con le due ondate di eruzioni solari che si stanno per abbattere sul pianeta. Perché proprio questo numero? Così i due fratelli Tommy/Nathan e Malina potranno concentrarsi, come è ovvio, sulla seconda, mentre Luke si sacrificherà (con modalità incomprensibili, tra voli improvvisi, onde energetiche, una rappresentazione visiva poverissima) per annullare la prima.
La produzione si è vincolata a limiti da se stessa creati e forse non compresi fino in fondo, come gli incredibili poteri di Tommy, che nel finale per prendere una scelta sfrutta una nuova abilità in fondo non necessaria. L'illusione che più quantità significhi più qualità, che un calderone di ingredienti e svolte sulla carta interessanti (minacce, tradimenti, supereroi, videogiochi, viaggi nel tempo, una visione globale) trovino automaticamente un loro collante una volta messe insieme. Così non è stato.