Heroes Reborn - Dark Matters: la recensione

A cinque anni dalla fine di Heroes e ad un mese dall'inizio di Heroes Reborn, ecco Dark Matters, la webserie che collega i due show

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"It's a brave new world". Con queste parole, nel 2010, si concludeva il sofferto cammino televisivo di Heroes. Ma non era la fine. L'anno scorso la NBC, che sempre più vede assottigliarsi la sua programmazione di qualità e che guardandosi attorno probabilmente ha notato un certo interesse del mondo cinematografico-televisivo per i supereroi, ha deciso di rinnovare l'esperienza dello show di Tim Kring con una serie evento. Heroes Reborn arriverà sull'emittente dal prossimo 24 settembre con tredici episodi e un cast per metà rinnovato rispetto a quello classico delle prime quattro stagioni. Dark Matters è la webserie in sei episodi – per un totale di circa quaranta minuti – che funge da tramite fra i primi "cinque volumi" della storia e il suo sequel.

Contrariamente a quello che accade di solito con questi progetti, non si tratta di un semplice riempitivo o un'espansione inutile dell'universo seriale. Senza dubbio il primo episodio di Heroes Reborn aggiornerà anche chi non ha visto la miniserie sugli eventi raccontati, ma qui l'idea è quella di riavvicinare il pubblico allo show presentando il contesto che vedremo raccontato nella nuova stagione, e che per certi versi è completamente opposto a quello che conoscevamo. Naturalmente il punto di partenza è proprio l'uscita allo scoperto di Claire Bennet, che negli ultimi minuti del finale della quarta stagione si rivelava ad un gruppo di giornalisti e quindi al mondo intero, svelando di fatto l'esistenza di persone con capacità sovrannaturali.

Protagonista della storia, che copre completamente gli anni dal 2010 a oggi fino ad arrivare a poche settimane fa, è Phoebe, una giovane EVO, come vengono definiti oggi questi "mutanti". Lo sguardo della storia si mantiene fisso su di lei e su suo fratello, diventando, come è facile immaginare, l'esempio perfetto di mille altre storie sparse in giro per il mondo: scoperta, curiosità, entusiasmo, ma anche paura, fino ad un culmine narrativo che passerà alla storia come "l'incidente di Odessa" e che promette di avere enorme importanza negli eventi della serie. E l'eco degli X-Men è molto forte in questa miniserie dove si parla a più riprese di discriminazione, diritti civili, registrazione obbligatoria. Ci sono gruppi terroristici, c'è qualcuno che trama nell'ombra per gettare fango sugli EVO e c'è qualcuno che vuole scoprire la verità.

Ma tutte le risposte dovranno aspettare il prossimo 24 settembre, con un familiare to be continued... che rimanda ad un prossimo futuro un incontro a lungo atteso. Ci sono volti familiari, ovviamente quello di Hayden Panettiere – che però non tornerà nella serie – nella riproposizione del finale della quarta stagione, ma anche quello di almeno altri due protagonisti, per non parlare di una vecchia conoscenza che si rivela nel finale. E ci sono simboli familiari, come la famosa elica che farà capolino ad un certo punto, oppure l'immagine del sole oscurato che non può non far venire in mente l'eclissi.

Data la breve durata della miniserie e i suoi obiettivi, non è il caso di soffermarsi troppo sulla realizzazione. Per qualche motivo si è scelto un approccio da falso documentario che funziona per i primi minuti, quando si vuole ricostruire parte degli avvenimenti con filmati di repertorio, mostrandoci vari soggetti che replicano gli esperimenti di Claire ripetendo la famosa frase "this is attempt number... ". Un'idea che ha sempre meno senso con l'avanzare dei minuti, a volte abbandonata, a volte ripresa senza giustificazione.

Heroes Reborn: Dark Matters è quindi un piccolo antipasto senza troppe preteste, ma decisamente consigliato per chi vuole rientrare nelle atmosfere dello show prima di vedere la nuova stagione. Qui di seguito il primo episodio:

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