Hero Express, un arcade a tutto gas - Recensione

Hero Express è perfettamente in linea con lo stile di Fantastico Studio, che ancora una volta, con una produzione semplice ma efficace, ci farà passare qualche ora di divertimento senza troppe pretese

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti.


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Se c’è qualcosa che Fantastico Studio non sa fare sono i giochi noiosi e lenti. Arrivato al terzo titolo, il team romano si dimostra ancora una volta inarrestabile e prosegue la sua produzione sulla strada dell’ironia e della semplicità di linguaggio, con qualche strizzatina d’occhio alla cultura pop americana. Queste sono le linee essenziali di Hero Express, gioco di guida a scorrimento orizzontale nel quale attraversare un colorato mondo bidimensionale. L’incipit è davvero breve e chiaro: i mostri hanno invaso la Terra e solo il nostro eroe può salvarla, grazie ai suoi numerosi strumenti infallibili e grazie al suo amico fattorino, il suo braccio destro nei momenti peggiori. Il nostro eroe infatti è ben lontano dagli imbattibili personaggi che abbiamo in mente. Già il suo nome, Sadly Hero, è davvero tutto un programma. Privato delle sue potenti armi è perduto: saremo noi a doverlo aiutare, mettendoci al volante del camioncino di Delivery Guy, il corriere che velocemente e evitando qualsiasi ostacolo porta a destinazione preziosi carichi, gli strumenti necessari per salvare il mondo.

Ci imbattiamo così in una serie di percorsi nei quali il team ribadisce i due comuni denominatori dei giochi da esso finora sviluppati: stile retrò e difficoltà del gameplay. Il classico stilema “easy to learn, hard to master” è decisamente un refrain della produzione di Fantastico Studio, che non manca di far assaggiare l’amaro gusto della sconfitta perenne (o quasi) anche in Hero Express. Per quanto sia facile imparare a guidare il nostro veicolo ben altra cosa è arrivare illesi al traguardo di ogni livello, segnalato in alto dalla barra di avanzamento nel percorso.

A proposito di veicoli, ne guideremo uno sempre diverso a seconda del livello, così come cambieranno i panorami e i boss finali da sfidare, per nulla facili da sconfiggere, ma non per questo imbattibili. 11 veicoli per 11 livelli, tutti da vivere con il giusto equilibrio tra accelerazione e frenata. La soluzione infatti non sarà andare sempre a tutta velocità, poiché il rischio di ribaltarsi ed esplodere è dietro l’angolo (o meglio, dietro una duna). Ogni livello infatti non solo ci pone di fronte a una serie di ostacoli imprevedibili e a un percorso irregolare e periglioso, ma anche al rischio di non arrivare in tempo al traguardo per via della benzina che si esaurirà lungo la strada, determinando così una sorta di conto alla rovescia che non ci darà tregua.

[caption id="attachment_197185" align="aligncenter" width="1920"]Hero Express screenshot Per guidare lungo questi percorsi bisogna essere dei veri eroi[/caption]

Ogni livello è un mondo a sé, con sue caratteristiche ben definite. All’inizio di ognuno di questi è possibile migliorare le statistiche del proprio veicolo, ma solo dopo aver guadagnato qualche mazzetto di verdoni, per rendere il nostro taxi o il classico pullmino hippie da viaggio on the road più potente e scattante. Per guidare questi veicoli dovremo imparare alcuni semplici comandi, possiamo scegliere tra due combinazioni (di cui una non ben funzionante da tastiera, attenzione), anche se di fatto le variazioni sono davvero minime. Anche le varianti di difficoltà del gameplay sono due, “normale” e “difficile”, selezionabili all’inizio di ogni sfida.

"Per quanto sia facile imparare a guidare il nostro veicolo, ben altra cosa è arrivare illesi al traguardo di ogni livello"Un altro aspetto di Hero Express è la possibilità di scegliere liberamente quale livello affrontare, senza dover sbloccare sulla mappa l'uno o l’altro a seconda dei progressi fatti fino a quel momento. Se da una parte ciò permette al giocatore di vagare liberamente da un panorama all’altro, finisce presto però l’effetto sorpresa e il gusto di conquista che si potrebbe assaporare sbloccando i livelli a seconda dei punti accumulati. Una decisione che va sì incontro al giocatore desideroso di sentirsi libero di esplorare tutto quanto il gioco ha da offrire, ma forse un po' meno accattivante per chi fosse alla ricerca di una sfida più tradizionale.

[caption id="attachment_197186" align="aligncenter" width="1920"]Hero Express screenshot La mappa dei livelli di Hero Express, con i boss da affrontare[/caption]

Analizzando invece la cifra stilistica di Hero Express balza all'occhio la sua pixel art che unisce modernità e un impatto visivo e sonoro che ci riporta indietro di almeno due decenni. Gli spazi visivi sono riempiti da grandi forme geometriche, blocchi di colori con poche sfumature e tonalità e poco altro, all'insegna della semplicità, e per quanto sarebbe stato apprezzabile un maggior livello di dettaglio il colpo d'occhio è piacevole. La colonna sonora è composta da brani semplici, note ed effetti sonori che sanno anche un po' di nostalgia. È tutto perfettamente in linea con lo stile di Fantastico Studio, che ancora una volta, con una produzione semplice ma efficace, ci farà passare qualche ora di divertimento senza troppe pretese.

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