Hellsweeper VR, la recensione
Hellsweeper VR è uno sparatutto in realtà virtuale che ci permette di diventare dei cacciatori di demoni per ripulire l'inferno
È un vero peccato che titoli come Hellsweeper VR rischino di finire nel dimenticatoio troppo rapidamente, senza neanche la possibilità di venir scoperti dal grande pubblico. Il motivo è presto detto: trattandosi di un’opera per la realtà virtuale viene trattata come una produzione di seconda fascia. Questo è un problema che chi possiede un visore VR percepisce già da diversi anni, facendo fatica a risalire persino a quali giochi escano di mese in mese. Un vero peccato, soprattutto perché è proprio grazie a una maggiore copertura che si potrebbe educare il succitato pubblico alla realtà virtuale, un linguaggio che merita sempre più attenzioni.
Volete scoprire perché la nuova fatica sviluppata da Mixed Realms merita l’attenzione di chiunque sia in possesso di un caschetto, Sony o Meta che sia? Scopritelo nella nostra recensione!
INFERNO: ANDATA E RITORNO
Come spesso accade per titoli fortemente ancorati al gameplay, anche Hellsweeper VR soffre di uno scarso comparto narrativo. Siamo più dalle parti di un “contesto”, dove il gioco fornisce quel pizzico di world building per cui il giocatore può immedesimarsi all’interno dell’opera in questione. Ebbene, nel nuovo titolo di Mixed Realms saremo chiamati a vestire i panni di un cacciatore di demoni evocato con un solo scopo: sterminare mostri ed entità malvagie in modo da “pulire” l’inferno una volta per tutte.
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VIVI, MUORI, RIPETI
Come già accennato, Hellsweeper VR è un titolo roguelike che ci mette nei panni di un cacciatore di demoni. Questo significa avere accesso a una miriade di armi corpo a corpo e da fuoco, per un arsenale in grado di fare invidia al Dante di Capcom. Per non parlare delle magie e delle varie acrobazie che è possibile compiere, che rendono gli scontri sempre frenetici e appaganti. L’unico vero rischio è che, trattandosi di un gioco basato sulla reiterazione, alcuni giocatori possano annoiarsi dopo qualche ora. Un pericolo reale, soprattutto visto quanto il gioco punta al grinding in alcuni momenti, costringendo l’utente a combattere orde di nemici anche solamente per potenziare il proprio inventario.
Sia chiaro: non siamo di fronte a un’opera pensata per coloro che si sono appena avvicinati al mondo VR. Questo soprattutto a causa di un motion sickness elevato che, tra una corsa sul muro e un salto carpiato a testa in giù rischia sinceramente di causare nausea anche ai giocatori più esperti. Vi basti pensare che i ragazzi di Mixed Realms hanno preferito relegare alcune azioni solamente per coloro che sono più pratici con la realtà virtuale. Questo è evidente dalla presenza di un tutorial a parte e di feature da attivare e disattivare nel menù delle opzioni. Una buona mossa, che dimostra l’attenzione degli sviluppatori per il proprio pubblico. Pubblico che può così scoprire il mondo VR, aggiungendo un tassello di gameplay alla volta sino a diventare pienamente consapevoli del potenziale di questa tecnologia.
È proprio quando si diventa pienamente consapevoli che Hellsweeper VR decolla veramente. La varietà degli scontri è incredibile e i numerosi avversari necessitano di approcci sempre differenti. Approcci permessi da un gameplay che non solo vanta un equipaggiamento variegato, ma che permette anche di utilizzare la magia per infondere potere alle proprie armi, andando ad aggiungere un ulteriore strato di profondità al combat system. Ciliegina sulla torta: il gioco permette anche di poter affrontare le numerose arene in compagnia di un amico. Un’aggiunta valida e che, soprattutto contro alcuni boss, riesce a snellire anche gli scontri più lunghi.
SOLIDO COME LA ROCCIA
Da un punto di vista tecnico, Hellsweeper VR non fa certo gridare al miracolo, ma rimane estremamente solido anche nelle situazioni più concitate. Il già elogiato design dei nemici viene trasposto in modelli tridimensionali convincenti. Il tutto accompagnato da atmosfere infernali che, seppur stereotipate, ci hanno regalato alcuni scorci di grande impatto. Nella media il comparto sonoro, con suoni e versi di mostri curati, ma che rischiano di venire a noia dopo numerose ore di gioco. La soundtrack dai toni rock contribuisce poi a dare un tocco di brio agli scontri, che risultano alla fine il principale motivo per cui avvicinarsi a questo titolo. Segnaliamo, infine, la presenza dei sottotitoli in italiano, mai da dare per scontata se si parla di una produzione per la realtà virtuale.
Hellsweeper VR è un gioco dannatamente divertente. Un titolo in grado persino di creare assuefazione, se avete sempre sognato di vivere la vita di un cacciatore di demoni. L’assenza di una vera e propria narrativa e una generica ripetitività di fondo gli impedisce di raggiungere l’Olimpo del genere, ma sicuramente il combat system gli garantisce di scalare rapidamente la classifica. Se amate i titoli action e non temete il motion sickness allora non abbiate altri dubbi. Tuffatevi nella follia ordita da Mixed Realms e divertitevi come è possibile fare solamente macellando creature mostruose e rischiando la propria anima all’inferno.