Helldivers 2, la recensione

Helldivers 2 è un titolo sorprendente sotto tutti i punti di vista, riuscendo a trovare l'equilibrio tra innovazione e tradizione

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Il primo Helldivers era senz’ombra di dubbio un buon titolo, forte di meccaniche divertenti e, soprattutto, perfetto per essere giocato insieme a propri amici. L’opera di Arrowhead Game Studios è riuscita, nella sua (apparente) semplicità a fare breccia nel cuore di moltissimi giocatori, pur rimanendo relegata a produzione di seconda fascia, lontana dai pesi massimi come God of War o Uncharted. Il motivo è forse da ricercare nella sua natura da sparatutto con visuale isometrica, meno roboante e cinematografica rispetto a quella delle altre esclusive per piattaforme PlayStation e PC.

Come riuscire, quindi, a raggiungere un pubblico più ampio? Come fare per dimostrare al mondo intero le capacità del team svedese? Quali elementi innovare, senza però tradire l’idea di partenza?

Domande che sicuramente i ragazzi di Arrowhead Game Studios si sono posti, riuscendo però a trovare anche le risposte. A partire dall’otto febbraio, infatti, Helldivers 2 è approdato su PlayStation 5 e PC, suscitando un’esaltazione di massa e conquistando pubblico e critica. Il tutto senza la necessità di alcun Early Access o di un periodo di prova per stabilizzare il gioco. Helldivers 2 ha sorpreso tutti, dimostrando come il problema di molti titoli “Live Service” non sia la loro struttura economica, bensì la qualità e la cura con quale vengono sviluppati. Volete scoprire perché tutti dovreste cominciare a impugnare le armi per difendere la Super Terra? Ve lo spieghiamo noi!

GLI HELLDIVERS NON HANNO BISOGNO DI ALCUNA TRAMA

Helldivers 2, esattamente come il primo capitolo, è ambientato in un non meglio precisato futuro, nel quale la razza umana è riuscita a sviluppare una tecnologia tale da permettere alle persone di viaggiare comodamente nello spazio. È proprio durante l'esplorazione del cosmo che l’umanità entra in contatto con diverse forze ostili. Forze come mostruosi insetti giganti in pieno stile Starship Troopers o robot che sembrano usciti da un nuovo episodio di Star Wars. Per combattere questi nuovi e potenti avversari, la razza umana decide di fondare gli Helldivers, una classe di soldati scelti per, citiamo testualmente il gioco, “esportare la democrazia in tutta la Galassia”.

La trama di Helldivers 2 finisce qui. Nessuna cut-scene, sviluppo narrativo, colpo di scena o personaggio memorabile. Il comparto narrativo dell’opera di Arrowhead Game Studios è un mero pretesto per gettare il giocatore di pianeta in pianeta a massacrare i propri nemici, evitando allo stesso tempo di venire ucciso. E va bene così. Per quanto il filmato iniziale presenti un umorismo che abbiamo adorato e che vorremmo vedere ampliato anche in altre situazioni, Helldivers 2 è un titolo focalizzato sul gameplay, che non sposta mai l’attenzione verso qualcosa che non sia l’elemento ludico. Un po’ come, perdonateci il paragone azzardato, la maggior parte delle opere Nintendo.

UN SALTO DI CATEGORIA

Vi ricordate le domande elencate in apertura? Ebbene, per rispondere alla maggior parte di esse gli sviluppatori hanno deciso di effettuare una manovra azzardata: cambiare il gameplay di questo sequel. Helldivers 2, infatti, non è più uno sparatutto con visuale isometrica, ma si è trasformato ora in uno sparatutto in terza persona, posizionando la camera alle spalle del giocatore. Una mossa sicuramente estrema, ma tamponata dal mantenimento di tutte quelle meccaniche viste nel capitolo originale.

Ecco che quindi avremo ancora a disposizione i tanto amati Stratagemmi, ovvero degli assist provenienti dalla nostra nave madre che potranno essere attivati premendo rapidamente una sequenza di tasti. Che si tratti di attacchi orbitali, di jetpack, nuove armi o di qualsiasi altro aiuto, gli Stratagemmi sono sicuramente l’elemento più divertente del gameplay. Questo non solo perché possono essere concatenati per creare delle build molto appaganti da giocare, ma anche perché attivare uno di questi bonus nel bel mezzo dell’azione rende il tutto più frenetico e, di conseguenza, emozionante.

Il nostro Helldiver può essere personalizzato anche con armi e armature differenti, in modo da favorire un approccio più pesante o più leggero all’azione. Combattendo contro i vari avversari, guadagneremo delle Medaglie da poter spendere per sbloccare nuovi contenuti in un apposito menù a griglia. Helldivers 2 presenta anche dei contenuti a pagamento, ma si tratta di acquisti che possono essere (per ora) evitati o effettuati recuperando il denaro nascosto nelle varie aree che ci troveremo a esplorare. Il risultato è una progressione fluida, soddisfacente e in grado di tenere incollato il giocatore al titolo. C’è sempre un motivo per fare un’altra partita e, soprattutto, è estremamente gratificante constatare che questo motivo talvolta è persino trascurabile, perché lo scopo reale è uno solo: divertirsi.

Da soli o in compagnia, infatti, Helldivers 2 risulta quasi ipnotico. Alle difficoltà più alte, inoltre, il titolo richiede una strategia e una pianificazione delle azioni di squadra che raramente abbiamo trovato in un prodotto votato al multiplayer.

SEMPLICE E PULITO

Da un punto di vista tecnico, Helldivers 2 non è certo un titolo che fa gridare al miracolo. Il colpo d’occhio è comunque molto buono e i vari ambienti risultano spesso anche evocativi. A questo si affianca una discreta cura nei modelli poligonali e l’assenza di particolari bug grafici. Nella media anche il comparto sonoro, con musiche riuscite (ma non memorabili) e un doppiaggio in italiano sopra le righe, che sembra uscito direttamente da un film d’azione degli anni Ottanta. In entrambi i casi, però, è evidente un balzo in avanti rispetto al primo capitolo. Un'evoluzione che ci ha ricordato quanto accaduto con Returnal, vero salto di qualità di Housemarque, abituato sin prima a produzioni più contenute.

Ci sentiamo di elogiare, infine, la cura riposta nel comparto multigiocatore, che permette facilmente di accedere alle partite degli altri giocatori e di invitare altri Helldiver sulla propria nave madre. Siamo riusciti a giocare una moltitudine di partite sia con nostri amici che con giocatori casuali, constatando anche l’ottimo lavoro fatto nell’interfaccia di gioco. Interfaccia che ci permette di comunicare con i nostri compagni anche senza un microfono attivo, interagendo direttamente sulla mappa dell’area da sgombrare e attraverso un ottimo sistema di emoticon e marcatori.

HELLDIVERS 2, IL COMMENTO FINALE

Helldivers 2, al momento, si presenta come uno dei migliori Live Service sul mercato. Un’opera che dimostra come un buon sistema di progressione e un gameplay assuefacente possa bastare per dare vita al classico gioco da avviare una volta al giorno. Non sappiamo se questa qualità verrà mantenuta in futuro, ma i ragazzi di Arrowhead Game Studios hanno la nostra totale fiducia. Non è facile riuscire a innovare, ma senza stravolgere, un’idea che ha già funzionato in passato. Una scelta pensata per fare il salto di qualità e che il team svedese ha eseguito con rara maestria. Ora Helldivers 2 viene percepito come un vero blockbuster da giocare a qualsiasi costo. Un titolo dannatamente divertente, curato in ogni aspetto e perfetto per essere affrontato insieme ai propri amici. E indovinate un po’: non si tratta solamente di una semplice percezione.

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