Hell on Wheels 1x09 "Timshel": il commento
Momenti emozionanti e spettacolari in Hell on Wheels, mentre si prepara il gran finale della prossima settimana...
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Frecce, proiettili, polvere e tanto sangue da far scorrere: il nono episodio di Hell on Wheels riprende esattamente da dove si era interrotto bruscamente il precedente, con l'assalto dei Cheyenne al gruppo formato da Bohannon, Elam (ormai promosso a Mr. Ferguson), Blackmoon, e i pochi altri membri della spedizione nelle terre selvagge. Nonostante la superiorità numerica dei nativi, il gruppo riesce a sopravvivere e a scacciarli grazie alle proprie armi: tra le vittime si registra anche il fratello di Joseph, ucciso da lui stesso durante la fuga. Singolare come la sequenza probabilmente più "movimentata" di questa prima stagione sia stata consapevolmente adeguata al ritmo narrativo dimesso, ma non per questo meno coinvolgente, messo in campo finora, con un costante rallenty durante tutto il prologo composto dallo scontro con in sottofondo la traccia "Timshel" che dà il titolo alla puntata.
E' soddisfacente infatti vedere come, dopo le ottime puntate di presentazione, il ritmo della storia non abbia fatto altro che crescere, andando un pò di pari passo con la costruzione della ferrovia, e mettendo in scena soluzioni narrative di sempre più grande impatto. Mr. Toole torna dall'inferno dopo che il proiettile con cui Elam lo ha colpito in bocca è uscito dal collo lasciando un grosso foro che, nel pieno stile della serie, che non si è mai risparmiata queste visioni truculente, ci viene mostrato in tutto il suo orrore. L'uomo invoca il perdono del nero, che invece chiede che si scusi direttamente con la prostituta Eva, il tutto sotto un minaccioso cielo carico di nuvole inquadrato dalla solita fotografia e con una regia ben presente (forse fin troppo evidente nella ricerca di queste soluzioni di forte impatto, per quanto riuscite, già viste in passato).
Tra i pochi a non divertirsi durante la festa nel campo c'è Joseph Blackmoon, l'indiano che ha tradito la sua gente, ha abbandonato i suoi valori, e ora ha anche ucciso suo fratello. Nonostante un bel dialogo con il padre durante la puntata, si sarebbe potuto fare di più per migliorare l'empatia con il personaggio, come ad esempio illustrare le fasi che hanno portato al suo cambiamento, invece che mostrarcelo praticamente a cose fatte. In ogni caso il neonato rapporto amoroso con Ruth lo distoglierà sicuramente dai suoi tormenti interiori.
Tutto si conclude con una sorprendente scena che vede coinvolti il reverendo Cole, ormai in piena crisi interiore e sulla strada della follia, e il soldato Griggs, sfuggito all'assalto degli indiani di inizio puntata, in cerca di vendetta proprio contro Joseph. Si tratta di una scena molto affine, come pregi e difetti, a quella di Mr. Toole, anche se qui entrambi risultano ben più marcati: proprio quando ci si aspetta che il soldato abbia fatto finta di rinunciare alla vendetta contro l'indiano, ben pronto a colpire invece il reverendo perché non dia l'allarme, è al contrario Cole ad estrarre la spada dal fodero dell'altro e a tranciargli la testa con un colpo solo. E' una scena molto spiazzante, coinvolgente, ricca di tensione, ma al tempo stesso forse fin troppo caricata e "artificiosa", che male si sposa con il tono, asssolutamente privo di ogni spettacolarizzazione fine a se stessa, finora apprezzato nella serie. Il "Dio del Caos" che dà il titolo alla prossima e ultima puntata, ha già iniziato a manifestarsi...