Recensione - Hearthstone: Heroes of Warcraft - iPad Edition

Heartstone, il card game di Blizzard, arriva anche su iPad e non delude le aspettative

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Blizzard, negli ultimi anni, sembrava avere perso il polso del suo pubblico: Diablo III non ha convinto del tutto, mentre le sottoscrizioni a World of Warcraft sono in costante declino e addirittura Starcraft II, al netto dello straordinario successo ottenuto in alcuni paesi orientali, non ha mancato di sollevare qualche lamentela di troppo (in particolare legata alla scelta di trasformare il gioco in una trilogia). Negli ultimi mesi, però, la casa di Irvine ha deciso di passare all’attacco, agendo su due fronti: da un lato abbiamo l’attacco alla vastissima platea dei giocatori “casual” portato avanti con Hearthstone, dall’altro troviamo il ritorno alle origini di Reaper of Souls che, dopo tre anni, riesce finalmente a trasformare Diablo III in quello che avrebbe dovuto essere fin dalla sua uscita.

Di Hearthstone vi abbiamo già parlato nella nostra recensione, tuttavia in questi giorni Blizzard ha finalmente pubblicato il client iPad del gioco, quale occasione migliore, dunque, per tirare fuori il mazzo di carte dal cassetto e dedicarsi a qualche sano match online?

Hearthstone sul tablet Apple non si mostra troppo diverso da come abbiamo imparato a conoscerlo su PC, l’aspetto dei menu e la grafica del titolo sono pressoché invariati, quello che cambia è il felling nell’uso delle carte e nella gestione delle battaglie. Su PC, infatti, qualunque gioco di carte risulta stranamente mediato, come se l’uso del mouse si frapponesse fra noi e l’atto fisico del far frusciare la carta patinata fra le dita. Lo schermo touch di iPad non può (per ora?) creare illusioni ottiche simili a quelle che abbiamo visto in Yu - Gi - Oh, tuttavia, rispetto alla combo monitor e mouse, non si può non notare un passo avanti di tutto rispetto. Hearthstone su tablet si lascia giocare con estrema naturalezza e, se i rischi di addiction erano già piuttosto alti nella versione su PC, con questa nuova variante il rischio di perdere sonno cercando di conquistare i mazzi più rari diventa pressoché una certezza.

Nel complesso Blizzard ha fatto un lavoro certosino per bilanciare al massimo tutte le possibili combinazioni dei mazzi di carte e per rendere i personaggi di base quanto più vari possibile: si va dalla maga che unisce potenti incantesimi elementali alla possibilità di evocare varie creature magiche, al violentissimo cacciatore e alle sue feroci bestie, passando per lo sciamano, l’ingegnere, il sacerdote e il paladino. Una volta terminato il tutorial e costruito un primo, rudimentale, mazzo potremo finalmente sfidare altri giocatori su battle.net, inutile dire che il gioco vero inizia qui: ogni vittoria ci permetterà di migliorare le nostre carte e testare nuove strategie, trasformando il nostro mazzo in una vera e propria macchina da guerra.

Come tutti i Free to Play, anche Hearthstone permette, qualora lo si volesse, di acquistare alcune carte rare, tuttavia Blizzard, forse memore del fallimento con la casa d’aste di Diablo III, ha deciso di non spingere troppo sullo shop interno, premiando i giocatori che dedicano il loro tempo al gioco più di chi mette facilmente mano alla carte di credito.

Dal punto di vista tecnico Hearthstone per iPad è pressoché identico alla sua controparte PC e, proprio per questo motivo, risulta una app piuttosto impegnativa per gli iDevice più anziani: abbiamo provato il gioco su un iPad Retina di ultima generazione e su un vecchio iPad 2, nel primo caso non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo, mentre nel secondo i cali di frame rate e i rallentamenti erano un po’ troppo frequenti. Confidiamo nelle future patch correttive di Blizzard, tuttavia, per ora, l’esperienza utente sugli iPad precedenti alla terza generazione è appena al limite della sufficienza.

Hearthstone su iPad, insomma, è una grande conferma e porta il gioco di carte Blizzard a un pubblico che, dopo aver passato mesi su Candy Crush e Farmville, forse, avrà voglia di dedicarsi a un gioco di carte non complicato ma pieno di risvolti strategici da non sottovalutare. I ragazzi di Irvine sono riusciti, per l’ennesima volta, a impacchettare un’esperienza di gioco capace di dare dipendenza dopo pochissime partite, equilibrata alla perfezione e dannatamente divertente. Hearthstone si rivolge a tutti, dall’appassionato di Magic giù fino a chi non ha mai provato un gioco più complesso di Ruzzle e lo fa senza rinunciare a un gameplay curato e profondo, dimostrando così che per avere successo su iPad non è necessario piegarsi alla dittatura del semplicismo.

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