Hawkeye 1x01/1x02 "Never Meet Your Heroes"/"Hide and Seek": la recensione

I primi due episodi di Hawkeye trasmessi su Disney+ intrattengono e divertono, pur con i loro difetti e le loro ingenuità di scrittura

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Hawkeye 1x01/1x02: la recensione

I primi due episodi di Hawkeye hanno una straordinaria capacità: farci vivere il Marvel Cinematic Universe da un differente punto di vista.

Sin dai primi minuti dello show, la nuova serie TV trasmessa da Disney+ mette in evidenza un evento chiave che abbiamo già vissuto, ma da un’angolazione diversa. Inedita. Esattamente come il ritorno dal BLIP visto in WandaVision. La storia scritta da Jonathan Igla e Rhys Thomas ruota attorno a personaggi complessi, narrati attraverso il classico cono di bottiglia delle produzioni Disney per renderli fruibili a tutti.

Ci sono però numerosi dettagli che rendono queste prime puntate di Hawkeye molto interessanti. In alcuni frangenti lo show vuole raccontare le difficoltà nell’andare avanti quando si perde una persona cara, come accaduto a Clint Barton con Natasha in Avengers: Endgame. Altre volte, invece, punta i riflettori sulla spettacolarizzazione dei conflitti storici. In un scena, infatti, vediamo Clint assistere a un musical dedicato alla guerra tra Avengers e Chitauri vista nel primo film corale dei Marvel Studios. Quella che per noi è stato una “divertente pellicola carica di effetti speciali”, per coloro che l'hanno vissuta è invece un ricordo di un evento che ha messo a rischio la loro vita più volte.

Questo spostare il punto di vista dai Potenti Vendicatori al “popolo della strada” è sicuramente il pregio migliore dello show, permettendoci di empatizzare con tutto il cast. Jeremy Renner è l’uomo comune. Abile con arco e frecce, senza dubbio, ma sempre umano e, come tale, mortale. Hailee Steinfeld è Kate Bishop, una nuova eroina dal carattere determinato, dalla famiglia complicata e che non vediamo l’ora di scoprire come possa evolvere all’interno delle sei puntate previste per la serie TV.

Hawkeye

Il primo episodio di Hawkeye si focalizza nel presentarci i nuovi personaggi e il nuovo status quo di Clint. Il secondo nel mescolare le carte e far interagire protagonisti e comprimari tra di loro. È ancora presto per tirare le fila sulla storia, che senza dubbio deve ancora ingranare appieno. Sono già presenti, però, alcune ingenuità di scrittura. Ingenuità che permettono alla trama di procedere spedita senza soffermarsi troppo sugli eventi, garantendo allo show un buon ritmo a discapito di qualche disattenzione. Un po’ più di cura avrebbe reso più morbidi alcuni passaggi, evitando l’accavallarsi di frasi come “ma perché quel personaggio si comporta così” nella nostra testa. Immancabile anche il classico umorismo dei Marvel Studios, ma qui dosato con sapienza e attenzione.

Senza infamia e senza lode le sequenze d’azione, che per ora si sono dimostrate ben lontane da quanto visto in The Falcon and the Winter Soldier. Un peccato, dato il potenziale offerto da personaggi come Clint Barton e Kate Bishop. Speriamo che i prossimi episodi, che vedranno l’arrivo di nuovi personaggi perfetti per alcuni momenti adrenalinici, possano mettere una pezza a questo “difetto”. Dopotutto dall’Universo Cinematografico Marvel è lecito aspettarsi di più, sotto questo punto di vista.

Un plauso alla produzione per le splendide sigle di apertura e di chiusura, che richiamano del tutto lo stile della run scritta da Matt Fraction e David Aja. Peccato che proprio Aja non sia mai citato nei credits, dimostrando una scarsa attenzione da parte di Disney sotto questo punto di vista.

I primi due episodi di Hawkeye intrattengono e divertono, pur con i loro difetti e le loro ingenuità di scrittura. Barton è davvero l’eroe del popolo che avremmo sempre voluto vedere trasposto in una serie TV e Kate Bishop ha tutte le carte in regola per diventare uno dei nostri personaggi preferiti. Come queste carte verranno giocate, però, lo scopriremo nelle prossime settimane. Per ora possiamo comunque dirci “timidamente ottimisti” sul futuro del nuovo show Marvel.

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