Harbinger Wars II, la recensione

Abbiamo recensito per voi Harbinger Wars II, miniserie - evento Valiant edita da Star Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Harbinger Wars II #1, anteprima 01

Rompiamo subito gli indugi e applaudiamo con convinzione e compiacimento Harbinger Wars II: quanto realizzato dalla Valiant negli ultimi anni ha infatti raggiunto il suo climax con questa miniserie - evento in cui confluiscono tutte le trame imbastite sulle pagine di Secret Weapons, Generation Zero, Harbinger Renegade e X-O Manowar. Dimostrando un'ottima capacità di gestione e programmazione, gli autori coinvolti hanno sviluppato in maniera organica un universo narrativo coeso, in cui la scena è stata catturata dalla paura e dall’odio verso gli psioti.

Chi ha seguito gli ultimi sconvolgimenti avrà sicuramente percepito la tensione crescente che ha percorso ogni singola pubblicazione Valiant edita da Star Comics. L’improvvisa centralità degli psioti e la nascita dei vari team ha fatto sì che lo scontro con il governo centrale degli Stati Uniti fosse inevitabile. In particolare, Amanda McKee, ex pupilla del più potente psiota, Toyo Harada, ha apertamente sfidato le autorità dopo la mattanza avvenuta a Rook, durante la quale alcuni ragazzini sono stati brutalmente uccisi dal contractor militare segreto noto come OMEN e dal suo braccio armato, gli H.A.R.D.S. Corp. L’eclatante gesto di opposizione di Livewire ha costretto Aric di DaciaBloodshotNinjak a schierarsi con o contro chi intende difendere gli psioti, percepiti dall’opinione pubblica come minacce viventi.

Preceduta da due storie brevi, Preludio e Un giorno dopo, firmate da Eric Heisserer (Secret Weapons), la miniserie in quattro parti è scritta dal demiurgo di casa Valiant Matt Kindt, abile nel fare propri tutti gli spunti e le caratterizzazioni delle opere primigenie e assemblarli in questi intensi capitoli. A dispetto della prima Harbinger Wars, lo scrittore di X-O Manowar decide di conferire maggiore spessore al conflitto caricando di significati la sua opera.

Harbinger Wars II #1, anteprima 02

Per impostazione ideologica, Harbinger Wars II richiama il seminale megaevento Marvel Civil War, di Mark Millar e Steve McNiven: anche leggendo queste pagine ci troviamo di fronte a un governo che vuole registrare e addestrare i super umani, onde evitare un disastroso utilizzo di quei poteri (oltre che per un proprio interesse economico); inoltre, le autorità sfruttano la paura del "diverso" come giustificazione dei propri metodi violenti, cosa che porta all'ineluttabile guerra senza quartiere tra eroi che, fino a poco tempo prima, condividevano la stessa squadra.

Seppur non originalissimo, il casus belli si dimostra solido, molto ben costruito e risolto in maniera più che convincente, con trovate a effetto che andranno a incidere sul futuro di tutti i personaggi coinvolti. Nonostante le diverse pedine sul campo, Kindt si dimostra impeccabile nella loro gestione e valorizzazione, riuscendo a non svilire l'ottimo lavoro di preparazione.

L’elettrizzante vicenda prende forma grazie alla sublime prova di Tomas Giorello e Renato Guedes, entrambi in stato di grazia. Il tandem di disegnatori sudamericano riesce a imprimere a ogni tavola tutta l’epicità e la drammaticità della situazione; accomunati da un tratto realistico estremamente plastico ed espressivo, i due possono contare sulle colorazioni di Diego Rodriguez, capace di creare suggestioni oscure e ansiogene. Ottima anche la prova in apertura di Raul Allen, mentre risulta appena sufficiente l’apporto di Adam Pollina in chiusura.

Harbinger Wars II è un volume che esplicita in maniera nitida l’enorme potenziale di un universo editoriale affascinante e in continua espansione che può vantare un parco di super eroi eterogeneo e di grande profondità.

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