Hannibal 3x04, "Aperitivo" - La recensione
Facendo uscire di scena il protagonista, Hannibal regala al suo pubblico quello che è forse, a tutt'oggi, il più bell'episodio della sua ultima stagione
Il grande tema della puntata - e quello che sembra essere invero anche il tema centrale della stagione - è il perdono. Abbiamo già assistito all'assoluzione di Hannibal da parte di Will, nella sacralità della cripta della Cappella Palatina. Meno bendisposto sembra essere il dottor Frederick Chilton (Raul Esparza), sopravvissuto al proiettile di Miriam Lass ma sfigurato in un modo che ricorda la grottesca mutilazione di Silva in Skyfall. Paratosi davanti a Will in ospedale, ricalca con tono mellifluo le battute già sentite pronunciare da Abigail ("Sapeva esattamente come tagliarti"), per poi far visita a un altro sopravvissuto: Mason Verger (Joe Anderson, subentrato in sostituzione di Michael Pitt). I due uomini calano la maschera - non in senso figurato - e mettono a paragone le reciproche cicatrici, richiamando alla mente il dialogo tra Will e Margot Verger nella scorsa stagione ("Ti mostro le mie se mi mostri le tue").
Ma è la parte relativa a Jack Crawford (Laurence Fishburne) quella più straziante e coinvolgente, nella tragica normalità di una vedovanza incruenta. La morte di Bella (Gina Torres) era nell'aria, e fa di Jack un uomo sopravvissuto due volte: all'assalto fisico di Hannibal e all'assalto emotivo del destino. Il cambiamento dell'uomo è meno evidente di quello di Alana, ma non per questo meno profondo: se la vista dalla sua camera da letto non è mutata dopo il decesso della moglie, i punti fermi della sua vita lo sono eccome. Ecco infatti Will tornare in contatto con Jack, e stupirsi nel realizzare di essere divenuto un focus dell'interesse umano del detective. Jack non vuole perdere anche Will, e questo affetto contenuto ma sincero sembra suggerire all'ex profiler: non c'è solo Hannibal a interessarsi della tua vita e della tua morte.
All'indomani dell'annuncio della cancellazione della serie da parte dell NBC, non resta che constatare come, ancora una volta, Hannibal si erga una spanna sopra la maggior parte delle serie attualmente in onda, sia per scrittura che per estetica. Tutto ciò non è bastato a preservarla dall'impietoso taglio del network, ma la speranza che altre realtà possano interessarsi al prodotto televisivo più raffinato degli ultimi anni resta viva, alimentata da Fuller in primis. Il supporto del pubblico è vivace e costante, e confidiamo davvero che sia un incentivo ad attrarre l'attenzione necessaria per concedere ad Hannibal una longevità del tutto meritata.