Halo 2×06, “Onyx”: la recensione

La sesta puntata della seconda stagione di Halo corregge alcuni errori della quinta, ma mette in mostra alcune crepe narrative

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La recensione della sesta puntata della stagione 2 di Halo, intitolata Onyx, disponibile su Paramount+

Come abbiamo avuto occasione di affermare più volte, la prima stagione di Halo non ha convinto tutti. Il motivo è soprattutto legato al non essere riusciti a trasporre fedelmente l’immaginario videoludico, modificando non solo la trama originale, ma snaturando anche il personaggio di Master Chief. Se si riesce a passare sopra a questa rivisitazione della storia, lo show ideato da Kyle Killen e Steven Kane vanta però diversi punti di forza che sono riusciti a fare breccia nel cuore di numerosi spettatori, contribuendo quindi al successo della serie TV.

La seconda stagione, arrivata ormai al sesto episodio, ha sicuramente corretto il tiro. Nonostante ciò, puntata dopo puntata, gli autori hanno dimostrato di non voler tradire le aspettative di chi ha amato la prima stagione in funzione dei fan del franchise. I personaggi sono rimasti quelli visti nel 2022, John-117 viene visto sempre più spesso senza la tuta da Spartan e le varie storyline trovano una direzione ben precisa verso la quale dirigersi. Insomma: è probabile che chi non ha apprezzato i primi nove episodi di Halo, non provi interesse nemmeno in questa seconda parte del racconto.

Chi vi scrive, però, ritiene che ci siano diversi motivi per continuare a guardare lo show disponibile su Paramount+ ogni settimana. Motivi che vanno da un cast convincente a diverse linee narrative potenzialmente interessanti. Poco importa, quindi, se la quinta puntata non ci abbia convinto. Come ogni giovedì, ci siamo immersi nuovamente nello scontro tra gli umani e i Covenant. Scoprite insieme a noi se abbiamo fatto bene o se sarebbe stato meglio investire il nostro tempo diversamente!

MANTENERE IL FOCUS

Accantonata la storyline di Soren e Laera, Halo torna finalmente a raccontarci la storia di Master Chief e il suo rapporto con i vari personaggi che lo circondano. Nel frattempo, Kai-125 sta addestrando un nuovo gruppo di Spartan su Onyx, seguendo le indicazioni del colonnello James Ackerson, che continua ad agire nell’ombra evitando accuratamente di condividere tutte le informazioni in proprio possesso con i suoi collaboratori. Una scelta che potrebbe avere delle conseguenze devastanti.

Come già accennato, la serie sposta nuovamente il focus sulla trama principale di questa seconda stagione. Il risultato è una puntata molto più emozionante di quella vista la scorsa settimana. La regia di Otto Bathursts riesce a dare valore anche a un paio di sequenze d’azione, che tramite l’utilizzo della soggettiva ci hanno ricordato il videogioco dal quale lo show è tratto. La sceneggiatura di Sarah McCarron, invece, racconta molto bene i rapporti tra i vari personaggi, in particolare quelli tra John-117 e Kai-125. Ottimo anche il ritmo della puntata che, cambiando in continuazione punto di vista e ambientazione, riesce a portare avanti più storie contemporaneamente. Una mossa che è riuscita a tenerci incollati al televisore anche grazie a dei micro cliffhanger posizionati in modo strategico, perfetti per mantenere con il fiato sospeso il pubblico.

PROBLEMI E SOLUZIONI

Nonostante i diversi pregi di questo sesto episodio, ci sono però alcuni elementi che non ci hanno convinto del tutto. Per prima cosa, è sempre più fastidiosa la soluzione narrativa (che non vi riveleremo) utilizzata per non far indossare l'armatura a Pablo Schreiber. Una scelta sensata per mostrare “il volto sotto la maschera”, ma che alla lunga rischia di danneggiare l’immagine iconica del personaggio. Fortunatamente la possanza fisica dell’attore riesce a restituire la forza di John-117, ma ammettiamo che in alcune situazioni avremmo preferito vederlo indossare la corazza Spartan. Continua a non convincerci, inoltre, il passaggio di testimone da Jen Taylor a Christina Bennington per il ruolo di Cortana. Un cambio di cast che allontana ulteriormente la serie dal videogioco e che comporta un design più “realistico”, rispetto a quanto visto nella prima stagione.

L’altro principale “problema” di questa puntata di Halo è il cambio di psicologia di Kai-125. La guerriera interpretata da Kate Kennedy, infatti, si comporta non solo in modo insensato, ma soprattutto diversamente rispetto a quanto visto in precedenza. Tanto diversamente da far sembrare questa Kai un personaggio del tutto nuovo. Certo: le sue azioni sono motivate dalla trama, ma ci hanno lasciati comunque straniti. Speriamo che gli sceneggiatori correggano presto il tiro, permettendo alla Spartan di tornare quell'eroina che abbiamo amato in passato.

Questa sesta puntata di Halo recupera dagli scivoloni avvenuti una settimana fa, dimostrando per l’ennesima volta i punti di forza della serie. Allo stesso tempo, però, cominciano a venire a galla alcuni trucchi e alcune ingenuità di scrittura, che minano soprattutto alcuni personaggi. Lo show rimane meritevole di attenzione, ma, allo stesso tempo, appare evidente che si tratti di un’opera incapace di conquistare il 100% del pubblico. A questo punto speriamo che i prossimi due episodi possano chiudere in bellezza la stagione, in modo da confezionare un prodotto con più pregi che difetti.

E voi che cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso i nostri canali social (TikTok incluso).

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