Halo 1x05 “Reckoning”: la recensione

Continua la nostra visione della serie tv di Halo che, con questo quinto episodio, mette in scena un po' d'azione

Condividi
Siamo ormai giunti al quinto episodio della serie TV tratta da Halo, celeberrimo franchise videoludico prodotto da Microsoft. Come abbiamo avuto modo di riportare nelle nostre precedenti recensioni, lo show si distacca molto dal materiale originale, guadagnando però un carisma tutto suo. C’è sempre qualcosa che ci riporta alla storia sviluppata da Bungie e da 343 Industries, ma allo stesso tempo lo svolgersi degli eventi è estremamente differente. Una scelta che, ancora una volta, ci sentiamo però di premiare.

PREPARARE IL CAMPO DI BATTAGLIA

La prima metà dell’episodio posiziona le pedine sul campo, approfondendo la psicologia dei vari personaggi. A uscirne ancora una volta vincitrice è Kai-125, la Spartan che da poco ha rimosso dal proprio corpo il chip in grado di inibire le emozioni. L’interpretazione di Kate Kennedy riesce a dare alla combattente una profondità a dir poco unica, che ha calamitato la nostra attenzione per i primi venti minuti della puntata. 

Peccato, invece, per la storyline dedicata a Kwan Ha Boo (Yerin Ha) e Soren-066 (Bokeem Woodbine), che sembra ormai aver perso qualsiasi appeal. La giovane ribelle e il pirata spaziale sono ancora bloccati sul pianeta Madrigal, ma la loro storia non riesce mai a decollare, sottraendo solamente tempo prezioso alle scene con Master Chief e alla trama che (speriamo) ci condurrà alla scoperta dell’Halo.

Anche se in modo nettamente meno marcato rispetto alle prime puntate, John-117 continua invece l’indagine sul proprio passato che, nella seconda metà dell’episodio, subisce finalmente un potente scossone. Prima che la trama possa però prendere una piega molto interessante, ecco che ha inizio una lunga sequenza d'azione.

Halo

LA GUERRA INCOMBE

Arriviamo quindi alla seconda parte di questa puntata in cui vediamo Master Chief e la UNSC affrontare un’invasione Covenant. Ci troviamo di fronte ancora una volta a una messa in scena altalenante, che ormai dubitiamo possa migliorare nel corso della prima stagione. Le sequenze action alternano momenti registicamente davvero riusciti a una CGI dalla qualità terrificante, spaventosamente vicina ai filmati dei videogiochi dell’epoca PlayStation 3 e Xbox 360. Il risultato suscita una sensazione confusa che appaga lo spettatore, ma che, allo stesso tempo, gli impedisce di apprezzare davvero quanto accade a schermo.

Un plauso, però, a una specifica scena che vede John-117 affrontare un gruppo di nemici. La sensazione di star vedendo una cut-scene di un videogioco è tangibile e i fan del franchise non potranno che rimanere col sorriso stampato sulla faccia dopo aver visto Master Chief comportarsi esattamente come la propria controparte digitale.

Halo si conferma una serie TV sci-fi molto interessante. Le trame stanno procedendo e, nonostante alcune risultino più interessanti di altre, si rimane piacevolmente coinvolti dalla visione dello show. Peccato per la CGI davvero scadente in alcuni punti, ma speriamo che con la seconda stagione si possa ambire a un budget nettamente maggiore. Per ora, comunque, continuiamo a restare timidamente entusiasti del risultato di questa trasposizione.

Continua a leggere su BadTaste