Halo 1×04 “Homecoming”: la recensione

Giunti alla quarta puntata, la serie TV di Halo sta ingranando sempre di più, riuscendo a convincere gli spettatori

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Quando i primi episodi della serie TV di Halo hanno raggiunto gli spettatori di tutto il mondo, c’è stata un'evidente spaccatura. Da un lato coloro che cercavano dallo show una pura trasposizione del materiale originale. Dall’altro gli amanti della fantascienza, curiosi di scoprire il motivo per cui Master Chief rimane un personaggio tanto amato dai videogiocatori. Eppure, puntata dopo puntata, lo show sviluppato da Kyle Killen e Steven Kane sta riuscendo a conquistare sempre più persone.

MOLTE STORIE DA RACCONTARE

Questo è possibile grazie a una sapiente creazione del world building. Il mondo di Halo viene portato in scena con calma, ma senza annoiare. Con una chiara visione narrativa, ma senza snaturare le idee sviluppate nel tempo da Bungie e da 343 Industries. La serie disponibile su Paramount+ (in Italia su Sky e NOW) è un elegante racconto sci-fi che mette in scena diverse storyline interessanti.

Abbiamo ovviamente l’avventura principale, con protagonista il John-117 interpretato da Pablo Schreiber. Poi abbiamo la storia di Kwan Ha Boo, intenzionata a vendicare la morte di suo padre per mano del folle Vinsher (Burn Gorman). Sempre più importante è poi il risveglio dal torpore di Kai-125 (Kate Kennedy), una Spartan che per anni ha combattuto al fianco di Master Chief. E in tutto questo continuano i malvagi piani di Makee (Charlie Murphy), ragazza umana allevata dai Covenant.

Halo

Una volta piazzate le basi del racconto, gli episodi scivolano via alla velocità della luce. Gli avvenimenti da raccontare sono molti e, soprattutto in questo quarto episodio, tutti molto interessanti. Il risultato è che si viene fatti rimbalzare tra una storia e l’altra, senza però rischiare di perdere il focus su quello che sarà il tema portante della prima stagione: la scoperta di un Halo. Non vogliamo anticipare nulla, ovviamente, ma mai come in questa puntata abbiamo percepito una precisa direzione verso la quale si sta muovendo lo show. Ed è una direzione che ci piace davvero molto.

GLI STESSI PREGI E GLI STESSI DIFETTI

Per il resto, permangono i pregi e i difetti dei primi tre episodi. Il cast di attori, tra i quali spicca senza dubbio la bravissima Natascha McElhone, continua a convincerci. Persino vedere John-117 senza casco non ci da più fastidio, visto quanto la sceneggiatura punti sulle microespressioni facciali di Pablo Schreiber. D’altro canto, gli effetti speciali mantengono una qualità altalenante. I props risultano ben realizzati, ma alcuni effetti in CGI ci riportano immediatamente con i piedi per terra. Speriamo che la produzione abbia preservato un po’ di budget per gli scontri che ci auguriamo di vedere nella seconda metà di stagione. Dopotutto sarebbe davvero un peccato perdere tutta la vena action offerta da un brand come quello prodotto da Microsoft.

Contro ogni previsione, anche questo quarto episodio di Halo ci ha convinti. Non siamo ancora vicini al livello di opere come The Expanse, ma è innegabile che la serie di Paramount stia migliorando di puntata in puntata. Se siete anche lontanamente alla ricerca di uno show in grado di coinvolgere e di appassionare con della sana fantascienza, il nostro consiglio è quello di dare una possibilità all'icona nata su Xbox. Potreste rimanerne piacevolmente sorpresi.

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