Guida astrologica per cuori infranti (prima stagione): la recensione

La serie Guida astrologica per cuori infranti porta sul piccolo schermo un mix di umorismo e romanticismo che mette un po' in secondo piano la prevedibilità della storia

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Guida astrologica per cuori infranti: la recensione della prima stagione

La nuova produzione italiana di Netflix, Guida astrologica per cuori infranti prova a inserirsi nel filone delle serie romantiche brillanti e leggere che, come accaduto con Emily in Paris, spesso riescono a regalare agli spettatori qualche ora di divertimento con storie semplici, prevedibili ma comunque godibili.
Il progetto creato da Bindu de Stoppani non si contraddistingue infatti per particolare originalità nelle tematiche e nelle situazioni proposte, rendendo quasi impossibile non prevedere le svolte narrative al centro della trama, tuttavia la visione delle sei puntate che compongono la prima stagione scorre rapida grazie al buon ritmo creato dal montaggio e dal susseguirsi di eventi, senza lasciare il segno ma nemmeno annoiando.

Al centro della trama c'è la trentenne Alice Bassi (Claudia Gusmano), un'assistente di produzione in un piccolo network televisivo che, dopo la fine della sua relazione con Carlo (Alberto Paradossi), regista delle produzioni della Dora TV, è entrata un po' in crisi a livello personale e professionale. La svolta arriverà a causa dell'entrata in scena di un nuovo capo, Davide Sardi (Michele Rosiello), che diventa il direttore creativo di Dora TV e cerca di risollevare le sorti dell'emittente, e grazie all'incontro con Tio (Lorenzo Adorni), un attore e istruttore di acquagym grande esperto di astrologia, che usa le sue conoscenze per orientare se stesse e gli altri ispirandosi alle stelle.

La serie ideata da Bindu de Stoppani unisce molti elementi tipici delle commedie romantiche in stile Bridget Jones per delinerare un racconto molto semplice e che si sostiene prevalentemente grazie alle buone interpretazioni del cast che danno freschezza e spessore a personaggi che rischiano di rimanere legati a cliché e stereotipi.
Claudia Gusmano riesce a trovare il difficile equilibrio tra insicurezza e forza d'animo che permettono di risollevare la protagonista Alice dagli eccessi di goffaggine e dalla convinzione di essere perdente nella vita solo perché senza un partner accanto a lei. Dopo le prime puntate il suo rapporto con Tio, con i genitori interpretati dai sempre brillanti Maria Amelia Monti e Bebo Storti, e con la migliore amica Paola, ruolo affidato a Esther Elisha, e con i colleghi danno maggiore spessore alla figura di una trentenne che si sottovaluta e non è realmente consapevole del suo valore. Lorenzo Adorni è invece convincente nella parte di Tio, con la sua dolcezza e vulnerabilità, e l'evoluzione dell'amicizia con Alice permette di rappresentare con un certo realismo la profondità dei sentimenti, i possibili diverbi e incomprensioni, che contraddistinguono le amicizie che si stringono nei periodi della vita contraddistinti da cambiamenti e ricerca del proprio posto nel mondo.
Michele Rosiello, almeno in questa prima stagione, fatica forse un po' di più a distanziare il proprio personaggio dalle tante figure analoghe proposte da film e serie tv, ma alcuni elementi inseriti nelle prime sei puntate fanno ipotizzare un maggior spazio dato al suo personaggio.
Tra gli interpreti dei personaggi secondari, fin troppo unidimensionali e poco sviluppati come accade al tecnico Alejandro (interpretato comunque con molta ironia da Francesco Arca), e l'ex di Alice che sta per diventare padre ma appare fin troppo confuso nelle sue intenzioni, è invece Emanuela Grimalda con la sua Marlin de Rose, la presentatrice di punta di Dora TV, a emergere come presenza inaspettetamente fonte di comicità e di cui si vorrebbe conoscere qualche dettaglio in più.

Da una serie televisiva ci si aspetterebbe però un maggiore approfondimento dei personaggi e delle tematiche proposte, comunque universali e attuali considerando la difficoltà affrontate da chiunque nel passaggio all'età adulta e nel cercare di capire la propria identità e quali obiettivi cercare di realizzare nella propria vita. Guida astrologica per cuori infranti rimane invece sulla superficie di ogni problema e situazione, sfruttando con ironia i brevi intermezzi con cui Tio spiega le caratteristiche dei segni zodiacali per dare una chiave di lettura a situazioni e comportamenti.
Il valore della produzione, che utilizza a proprio favore anche luoghi suggestivi come il Museo del Cinema di Torino, permettono tuttavia di confezionare un prodotto accattivante e godibile per chi non va alla ricerca di un'opera stimolante a livello intellettivo ma ha solo bisogno di sorridere un po' rilassandosi con una storia che fonde umorismo e romanticismo con una piccola dose di realtà, proponendo un momento di evasione dai problemi quotidiani.
La serie Netflix non risulta in nessun modo memorabile, ma potrebbe conquistare un po' di attenzione tra gli spettatori internazionali grazie alla sua leggerezza.

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