I guerrieri del futuro, la recensione
Il film sci-fi I guerrieri del futuro, campione di incassi a Hong Kong, convince a metà con effetti speciali non eccelsi e buoni personaggi
L'ambizione non manca all'action sci-fi I guerrieri del futuro, prodotto a Hong Kong con il chiaro intento di rivolgersi a un pubblico internazionale e dare vita, quasi sicuramente, a un franchise cinematografico. Non tutti gli elementi alla base del progetto (presentato in anteprima al Trieste Science+Fiction 2022 prima di approdare su Netflix), tuttavia, riescono a convincere.
La trama del film I Guerrieri del Futuro
Il film è ambientato nel 2055, anno in cui il nostro pianeta è stato devastato dal riscaldamento globale e vari disastri che hanno inquinato l'atmosfera e distrutto l'ambiente. La storia prende il via quando si schianta sulla Terra un meteorite che contiene una pianta distruttiva, Pandora. Una squadra guidata dal pilota Tyler (Louis Koo) viene mandata nell'area per provare a compiere un'impresa al limite dell'impossibile e salvare la città dall'annientamento totale. La missione ha come supervisore il Colonnello Tam (Carina Lau), ma la donna ha come piano di riserva bombardare l'area, distruggendo Pandora e condannando a morte centinaia di migliaia di persone.
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Un film sci-fi ricco di azione e sentimenti
Il film diretto da Yeun Fai Ng unisce alle tematiche ambientali e sociali, che passano dalla rappresentazione dei danni subiti dal pianeta a causa delle scelte umane alla disuguaglianza esistente tra i cittadini, a quelle legate alla famiglia e all'amicizia, rappresentate dalle interazioni tra tre dei protagonisti - Cheng Chung-Sang, Skunk e Tai Loi - e dal rapporto tra i protagonista e la figlia.
La sceneggiatura firmata da Ho-Leung Lau, Chi-Leung Law e Tin Shu Mak riesce a dare spessore proprio agli aspetti più umani degli eventi, causando invece più di una perplessità per quanto riguarda la gestione della missione che ha dei passaggi piuttosto irrazionali che non vengono mai del tutto spiegati. La narrazione attinge a piene mani a classici sci-fi del passato, con più scene che ricordano Alien o World Invasion di Jonathan Liebesman, e al mondo dei videogiochi. Nonostante alcune uscite di scena drammatiche, I guerrieri del futuro ha purtroppo il difetto di risultare prevedibile, non potendo contare sull'originalità come punto di forza in un intreccio in cui non mancano drammi personali e cospirazioni.
I flashback inseriti nel film, tuttavia, riescono a suscitare le giuste emozioni con la rappresentazione del mondo pre-apocalisse e la spiegazione del motivo personale per i problemi comportamentali di Tyler. Le scene in cui non vengono utilizzati gli effetti speciali e si enfatizzano le emozioni dei protagonisti, anche in modo ironico quando si tratta dell'amicizia tra i militari, sono quelle più riuscite e fanno avanzare la narrazione con maggiore fluidità e coinvolgimento per gli spettatori.
Le sequenze d'azione, al contrario, pagano il prezzo dell'ambizione dei realizzatori, rendendo evidente l'uso della CGI e rendendo alcune immagini molto vicine all'estetica dei videogame piuttosto che all'altezza degli standard cinematografici dei migliori film di genere.
Un film riuscito a metà
I guerrieri del futuro, anche grazie a una durata non eccessiva, sa comunque soddisfare chi è alla ricerca di un progetto action in cui ci sia comunque spazio per dei personaggi non unidimensionali. La riflessione ben gestita sui rischi, purtroppo all'ordine del giorno tra le pagine di cronaca, a cui stiamo andando incontro come società dal punto di vista ambientale, inoltre, suscita in modo naturale e non forzato qualche utile riflessione sulla realtà contemporanea.
Senza entusiasmare, ma nemmeno senza risultare un fallimento, il film asiatico diventa così un'occasione sfruttata a metà e sarà interessante scoprire se l'eventuale, ma più che probabile, sequel riuscirà a imparare dagli errori compiuti nel primo capitolo della storia e trovare una propria identità in grado di distinguersi all'interno del genere.