Gudetama: Un nuovo viaggio (stagione 1), la recensione

Gudetama: un nuovo viaggio è pensato per un pubblico più piccolo ma è capace di intrattenerci per una serata senza pensieri

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Gudetama: Un nuovo viaggio la recensione della stagione 1, disponibile su Netflix da oggi 13 dicembre.

Nato dalle menti di Sanrio nel 2014, lo svogliato uovo Gudetama è finalmente protagonista di una serie tv tutta sua grazie alla collaborazione con Netflix.

Gudetama: Un nuovo viaggio è una serie di dieci episodi da poco più di dieci minuti l'uno, che raccontano le disavventure del tuorlo antromorfo, tra umani e altri cibi.

Un prodotto pensato per un pubblico più piccolo e, soprattutto da prendere per ciò che è: una serie tv in tecnica mista capace di intrattenerci per una serata senza pensieri; un umorismo particolare, fatto spesso di silenzi e momenti imbarazzanti, ma capace anche di far riflettere sul senso della nostra esistenza. Gudetama si chiede spesso se vale la pena sforzarsi per migliorare la propria vita, e nel corso del suo viaggio troverà l'attesa risposta.

La trama di Gudetama: un nuovo viaggio

Data la breve durata di ogni episodio, la serie tv non perde tempo e ci presenta subito i suoi protagonisti. Gudetama è un tuorlo d'uovo, che non si separa mai dal suo albume ed è molto goloso di salsa di soia. Svogliato ma al tempo stesso capace di dare un senso alla vita di chi incontra, farà presto la conoscenza del piccolo Shakipiyo, un pulcino nato per sbaglio nella dispensa di un ristorante. Shakipiyo vuole tornare dalla mamma e convince Gutedama ad accompagnarlo, dando il via alla più grande avventura per entrambi.

Tra palazzi, ristoranti, autori televisivi, politici e perfino la mafia delle uova, i due affronteranno tante disavventure brevi ma intense. Ogni episodio ha un ritmo costante, anche grazie alla breve durata, con finali che si legano sempre all'episodio successivo con dei cliffhanger molto furbi.

La trama è molto semplice, ma poggia su un messaggio importante: prendere consapevolezza di se stessi e capire cosa fare della nostra vita. Se conoscete già Gudetama, saprete già come si concluderà questo viaggio, ma in caso contrario preparatevi a un finale dolce amaro, sia per lui sia per il suo amico pulcino.

Per fare una frittata devi rompere delle uova

Lato tecnico, Gutedama: un nuovo viaggio è realizzato in tecnica mista. Agli attori in carne ed ossa, che interpretano gli abitanti giapponesi, si uniscono i cibi antropomorfizzati, spesso con solo occhi e bocche stilizzati, e alcuni animali digitalizzati al computer, come nel caso di Shakipiyo.

L'effetto è ben riuscito, e il prodotto è godibile anche grazie a una semplice illusione collettiva: chi non vive rilassato infatti, non può vedere Gutedama, e vedrà semplicemente un tuorlo d'uovo.

Si tratta di una produzione squisitamente nipponica, che riesce in poco meno di due ore totali anche a trasmettere un messaggio ai più piccoli. Lo fa con delle gag semplici, molto fisiche e soprattutto giocando col fuori posto. Quando l'avventura prende piede, ci si lascia semplicemente trascinare dagli eventi, proprio come fa lo stesso tuorlo d'uovo. Una serie tv da vedere con tutta la famiglia, e in grado di regalarci una serata piacevole, magari davanti anche a un caldo pasto abbondante.

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