Guardiani della Galassia vol. 1: Vendicatori Cosmici, la recensione

Abbiamo letto e recensito per voi Guardiani della Galassia vol. 1, il primo capitolo delle ristampe del ciclo di Brian Michael Bendis

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Era nell'aria. Con il successo incredibile del film Guardians of the Galaxy oltreoceano e quello annunciato e prevedibile da noi, Panini non poteva certo farsi scappare l'occasione di sfruttare l'onda lunga della popolarità cinematografica per rilanciare una delle serie Marvel di maggior successo degli ultimi anni. Gli eroi cosmici noti come Guardiani della Galassia trovano collocazione in una nuova collana di cartonati che inizia con questo primo volume. Inizio decisamente in medias res, dato che la trama è molto ben avviata e che la raccolta in questione interessa il ciclo di Brian Michael Bendis, che segue il primissimo rilancio del supergruppo operato da Dan Abnett e Andy Lanning, raccolto altrove in diverso formato.

Star-Lord, avventuriero dello spazio dalla serietà discutibile, ma dal grande cuore; Gamora, figlia adottiva ribelle del peggior supercattivo dell'universo che ogni giorno si vendica facendo il bene delle creature di ogni pianeta; Drax il Distruttore, potente guerriero cosmico che vive per uccidere Thanos, il patrigno malvagio di cui sopra; Rocket, un procione umanoide con la lingua troppo lunga, la miccia troppo corta e mai abbastanza armi di grosso calibro a disposizione; Groot, pianta senziente e principe della propria razza vegetale dal lessico ridotto ma dal grande senso dell'amicizia. Questi sono i Guardiani e la loro avventura li porta a confrontarsi con il pasato di Peter Quill, in arte Star-Lord. Il leader del gruppo ha infatti scoperto da un po' di essere figlio dell'alieno J-Son, imperatore di Spartax, una delle grandi potenze militari della nostra galassia. Il rapporto tra loro è piuttosto teso e il padre vorrebe che Peter accettasse il ruolo di erede del grande stato interplanetario con serietà.

Ma Star-Lord, che per metà è umano, considera la protezione della Terra la sua priorità principale, assieme alla sua sete di giustizia e di avventura. J-Son lo sa bene e ha intenzione di sfruttare le qualità che allontanano suo figlio dal trono di principe di Spartax a proprio vantaggio, come solo un politico spaziale navigato ed esperto sa fare. Sarà la voglia di libertà di Peter a prevalere (con l'aiuto di armi, compagni e poteri cosmici), oppure la scaltrezza dell'Imperatore? Una domanda a cui Bendis risponde con la consueta qualità di scrittura a cui la prima firma (ma si può dire?) della Marvel Comics da ormai circa dieci anni a questa parte ci ha abituati. Parecchia azione e dialoghi divertenti per un volumetto introduttivo di una saga di ampio respiro che si dipanerà sul tema padre-figlio inframmezzato da avventure nel cosmo. Assieme ai Guardiani, troviamo un Vendicatore che conosciamo bene. Nella sua armatura più lucente, Iron Man viaggia con gli avventurieri spaziali in questa fase della storia, allontanandosi dalla Terra per proteggerla da minacce più lontane e oscure.

I disegni di Steve McNiven non si discutono e sono, per chi vi scrive, uno dei più fulgidi esempi di pulizia e dinamismo sintetizzati in un tratto occidentale. Il volume è davvero un'introduzione al ciclo di Bendis e valutarlo di per sé lascia un po' il tempo che trova, senza anticipare una valutazione sulle storie che seguiranno. Per essere chiari, noi abbiamo adorato le storie che seguiranno, quindi non possiamo che consigliare l'acquisto di questo primo capitolo di una delle saghe che ha più contribuito a rilanciare i personaggi cosmici di casa Marvel. Se in questi giorni, ne siamo certi, andrete a vedere il film, sappiate che troverete dei Guardiani della Galassia un po' diversi da quelli ancor più scanzonati, ancor più compagnia e irresponsabili descritti dalla splendida pellicola diretta da James Gunn, ma non faticherete a riconoscere gli archetipi che l'hanno ispirata. Inoltre, avrete per le mani un gran bel fumetto, che non è mai una brutta cosa.

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