Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, la recensione

Se volete farvi un'idea dei personaggi del nuovo cinecomic Marvel del momento, Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, è quello che fa per voi

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Se non siete Marvel fan di lunga data e volete in modo rapido e divertente farvi un'idea dei personaggi che state per andare a vedere nel nuovo cinecomic del momento, questo Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, è ciò che fa per voi. Lo troverete a fine lettura, anche una stuzzicante occasione per andare a conoscere la serie regolare. La Panini raccoglie in questa pubblicazione storie brevi e variegate, che introduco i membri del gruppo capitanati da Star-Lord: Drax, Groot, Rocket Raccoon e Gamora.

Sono tratte dal one-shot Guardians of the Galaxy Tomorrow's Avengers, uscito negli States un anno fa, scritto da un maestro del fumetto supereroistico di oggi, Brian Michael Bendis e disegnato superbamente da calibri quali Michael Avon Oeming, Ming Doyle Michael Del Mundo. Ogni episodio, ben marcato da un soggetto specifico e dalla personalità del disegnatore, è cucito addosso da Bendis come un vestito, sul Guardiano di turno. In poche ma intense tavole animate da una sceneggiatura esemplare, emerge tutto il carattere e la peculiarità di ogni personaggio rappresentato.

Il centro dell'albo è occupato da una spassosa, surreale prova dell'affiatata coppia Dan Abnett e Andy Lanning, coloro che hanno riportato in auge i Guardiani della Galassia nel passato recente, dopo circa vent'anni dalla loro prima collana regolare e stravolgendo completamente la squadra originale, introdotta da Arnold Drake e Gene Colan nel 1969. Deliziosamente disegnato da Timothy Green II, il racconto ritrae gli inseparabili amici, Groot e Rocket Raccoon, ignare vittime di una sorta di reality TV e delle leggi del mercato. Le ultime pagine ospitano una vera e propria chicca da Tales to Astonish #13, del 1960. Portano la firma di Stan Lee e Jack Kirby e riguardano la primissima apparizione di Groot nell'Universo Marvel, ben lontano da quello che conosciamo oggi, il “Barbalbero” sui generis, della Casa delle Idee.

Peccato non si sia voluto o potuto ritagliare un breve spazio anche per il leader della formazione, Star-Lord, che vediamo solo di sfuggita nella prima parte di questo brossurato, realizzata da Bendis. Creato da Steve Englehart e Steve Gan nel 1976, l'astronauta della NASA, Peter Jason Quill, vestì in seguito gli abiti del poliziotto interplanetario Star-Lord. Appare per la prima volta a capo dei supereroi spaziali, i Guardiani della Galassia, nella suddetta testata omonima del 2008 (conclusasi nel 2010), di Abnett e Lanning, disegnata inizialmente da Paul Pelletier. Rilanciandola all'interno del progetto Marvel NOW! (in Italia la collana è giunta alla sua quattordicesima uscita mensile), il team creativo formato da Bendis e Steve McNiven ha notevolmente rimaneggiato il look attuale del protagonista, quello a cui si è ispirata la pellicola nelle nostre sale in questi giorni.

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