Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, la recensione
Se volete farvi un'idea dei personaggi del nuovo cinecomic Marvel del momento, Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, è quello che fa per voi
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Se non siete Marvel fan di lunga data e volete in modo rapido e divertente farvi un'idea dei personaggi che state per andare a vedere nel nuovo cinecomic del momento, questo Guardiani della Galassia Speciale Numero Zero, è ciò che fa per voi. Lo troverete a fine lettura, anche una stuzzicante occasione per andare a conoscere la serie regolare. La Panini raccoglie in questa pubblicazione storie brevi e variegate, che introduco i membri del gruppo capitanati da Star-Lord: Drax, Groot, Rocket Raccoon e Gamora.
Il centro dell'albo è occupato da una spassosa, surreale prova dell'affiatata coppia Dan Abnett e Andy Lanning, coloro che hanno riportato in auge i Guardiani della Galassia nel passato recente, dopo circa vent'anni dalla loro prima collana regolare e stravolgendo completamente la squadra originale, introdotta da Arnold Drake e Gene Colan nel 1969. Deliziosamente disegnato da Timothy Green II, il racconto ritrae gli inseparabili amici, Groot e Rocket Raccoon, ignare vittime di una sorta di reality TV e delle leggi del mercato. Le ultime pagine ospitano una vera e propria chicca da Tales to Astonish #13, del 1960. Portano la firma di Stan Lee e Jack Kirby e riguardano la primissima apparizione di Groot nell'Universo Marvel, ben lontano da quello che conosciamo oggi, il “Barbalbero” sui generis, della Casa delle Idee.