Guardiani della Galassia Vol. 3, la recensione
Un gigantesco elogio dell'imperfezione e della fallacità è racchiuso in I Guardiani Della Galssia Vol.3, il migliore dei film di Gunn
La recensione di Guardiani della Galassia Vol 3, in uscita il 3 maggio al cinema
La terza avventura dei Guardiani Della Galassia ritrova in pieno lo spirito della prima, con più budget, esperienza e maturità. In tutto e per tutto è uno dei film migliori del Marvel Universe. Dall’inizio è evidente che è tornato qualcuno che sa come ci si diverta, a partire dalla trama. C’è una ticking bomb, uno dei personaggi morirà entro 48 ore se gli altri non trovano come salvarlo, la cosa richiederà i consueti salti mortali, viaggi, incontri e rischi incredibili che coinvolgono altre specie e nuovi antagonisti che alla fine entreranno nella banda (come si conviene al modello di film “familia”). Questo non basta però, all’interno di questa avventura c’è anche il percorso di Peter Quill e Gamora, una volta amanti ora niente perché lei (letteralmente) non è quella di prima, e una storia nel passato. Finita tutta questa parte che in un film di 20 anni fa avrebbe chiuso tutto, ci sarà poi il quarto atto, cioè un’altra parte di storia che chiude un arco più grande. La Marvel continua a confermare che il modello delle sue storie al cinema è diventato quello dei blockbuster asiatici in 4 atti e non più delle storie occidentali in 3 atti.
Tutto è finalizzato al massimo elogio dei putridi e degli imperfetti. Verrà fatto a parole quando il grande cattivo dirà che l’essere peggiore è a sorpresa risultato il migliore, ma sarà tardi, a quel punto il film ci ha già spiegato e convinto della cosa tramite le inquadrature, la narrazione e la recitazione di questi eroi così scarsi, che non fanno che sbagliarsi ma alla fine vincono e piacciono. Avranno il loro momento alto, la scena d’azione in cui mostrano la statura del mito ma a differenza di altri film se la saranno guadagnata lungo una vicenda in cui hanno dimostrato la propria fallacità. Allo stesso modo Guardiani della Galassia Vol. 3 lavora tutta la sua durata per costruire il proprio apice sentimentale così bene e con così tanta cura, tra flashback e dialoghi, che quando questo arriva la temperatura è così alta che anche uno stacco su Gamora (teoricamente esterna agli eventi) conferirà alla sua linea di trama una grande forza sentimentale. Gunn, per l’ultima volta con i Guardiani, non lascia indietro nessuno.
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