Guacamelee! 2, un entusiasmante secondo round – Recensione
DrinkBox Studios non cambia la formula del suo Metroidvania: la recensione di Guacamelee! 2
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
La ripresa e riproposizione della stessa, identica formula, insomma, potrebbe rappresentare un limite, un difetto, ma fortunatamente non mortifica in alcun modo le ambizioni di un’avventura capace di stupire e appassionare a più riprese, alimentandosi continuamente di un level design che solo in rarissime situazioni si fa spietato e concede il fianco a qualche sezione senza mezzi termini frustrante.
L’avventura inizia con un piacevole e divertente déjà-vu. Come in una sorta di riassunto delle puntate precedenti interattivo, dovrete riaffrontare nuovamente Calaca, villain del prequel, in una versione ridotta e semplificata della boss fight con cui si concludeva il capitolo precedente. È una sorta di tutorial mascherato, oltre che un modo originale per introdurre la trama di Guacamelee! 2 che prende effettivamente il via sette anni dopo la battaglia sopracitata. Juan, visibilmente appesantito, vive felice con la sua famiglia a Pueblucho e nonostante non indossi da molto la maschera da luchador, i compaesani gli sono ancora riconoscenti per le gesta eroiche compiute in passato. Pace e tranquillità, purtroppo, durano poco, giusto il tempo di fare un giro al mercato cittadino e scoprire che una serie di buchi spazio-temporali si stanno aprendo un po’ ovunque, causa e conseguenza delle macchinazioni dell’ennesimo villain che, addirittura, sta mettendo a repentaglio l’esistenza dell’intero Mexiverso."Il level design si esprime attraverso ambientazioni ramificate, esplorabili progressivamente, a mano a mano che si ottengono i giusti potenziamenti"
La struttura ludica, dicevamo, non è affatto cambiata. Il level design si esprime attraverso ambientazioni ramificate, esplorabili progressivamente, a mano a mano che si ottengono i giusti potenziamenti. Ogni nuova mossa, difatti, non solo inspessisce il combat system, ma permette a Juan di raggiungere nuove location.
Il focus dell’esperienza, non è propriamente improntato sull’esplorazione. Tesori e sentieri segreti vi spingono ad aguzzare la vista, a giocare con le mosse a disposizione per raggiungere location celate alla vista, ma Guacamelee! 2 si esprime soprattutto attraverso combattimenti contro motriciattoli più o meno grandi e difficili da abbattere, nonché grazie a fasi platform particolarmente complesse.
Sui primi, poco da dire, se non che vivrete battaglie intense, spesso rapidissime, in cui dare prova di grande abilità e maestria. Le combo da utilizzare sono molte, i nemici differiscono tra loro per pattern e strategie d’attacco.
Per le fasi platform, al contrario, si può muovere qualche (minuscola) critica. Il sadismo degli sviluppatori è tale che vi imporrà di sviluppare riflessi da Jedi, oltre che una manualità molto al di sopra della media. Poco male se si trattasse di sfoderare simili capacità per acciuffare l’ennesimo collezionabile, strategia già sfoderata ed utilizzata nel prequel, peggio se si tratta di un passaggio fondamentale e obbligatorio per completare la main quest. Nulla da ridire se amate le sfide e ve la cavate con leve analogiche e pulsanti, ma i giocatori alle prime armi potrebbero non sormontare questo ostacolo, decidendo di abbandonare una sfida apparentemente impossibile.
[caption id="attachment_188826" align="aligncenter" width="1000"] Come nel prequel, Juan, sbloccata l’abilità specifica, potrà trasformarsi in qualsiasi momento in un pollo, potere utile per intrufolarsi in passaggi stretti e per combattere alcune tipologie di nemici[/caption]
Sul fronte artistico, Guacamelee! 2, come il predecessore, è un autentico spettacolo per occhi e orecchie. L’art design dipinge scenari coloratissimi, dettagliati, generosi di personaggi mossi da animazioni fluidissime. Il sonoro, anche riciclando alcune tracce ed effetti del prequel, funge da perfetto accompagnamento all’azione, contribuendo a creare l’illusione di esplorare una versione fantasiosa e all’ennesima potenza di un Messico alternativo che si alimenta di figure leggendarie, wrestling e polli che corrono senza sosta in ogni direzione.
Se avete amato l’originale, non esiste un motivo valido al mondo per farvi sfuggire Guacamelee! 2. A meno che non siate amanti delle novità a tutti i costi, lo amerete esattamente quanto avete amato il primogenito della serie.