Grey’s Anatomy 14×23 “Cold as Ice”: la recensione

La nostra recensione del ventitreesimo episodio della quattordicesima stagione di Grey's Anatomy intitolato Cold as Ice

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Spoiler Alert
Cosa dire del penultimo episodio della quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy?
Una cosa è certa, Cold as Ice è stato decisamente meno tragico non quanto ci aspettassimo! La capacità degli autori di questa serie di manipolare le emozioni del pubblico sta diventando davvero leggendaria: dove ci aspettavamo un episodio dai risvolti funesti, la puntata ci ha invece omaggiato di sorpresa positiva dopo l'altro, concludendosi con un epilogo perfetto e quasi fin troppo positivo sia per Arizona che per April, le cui interpreti - come è stato già ufficialmente annunciato da tempo - lasceranno lo show alla fine di quest'anno.

Avendoci abituati a tragiche dipartite di amati personaggi, nessuno probabilmente si sarebbe aspettato che le cose per April avrebbero preso una piega tanto positiva quando Owen la ritrova, esangue,  immersa in un fiume dall'acqua gelida in seguito ad un incidente d'auto nel quale rimane coinvolto anche Matthew, l'uomo che April aveva lasciato all'altare per Jackson e che aveva recentemente rincontrato dopo la tragica morte della moglie di lui per le conseguenze del parto.

Quando April viene portata in ospedale, priva di conoscenza e senza battito cardiaco, sono in pochi - anche tra i suoi colleghi - a credere che riuscirà a cavarsela e Meredith Grey non è tra questi. Lei per prima, avendolo vissuto sulla sua persona, sa che April può cavarsela grazie proprio a quell'acqua gelida che può aver segnato il suo destino averle salvato la vita.
C'è una certa brutalità nelle immagini che ci vengono mostrate quando tutti i suoi amici si danno da fare per stimolare la circolazione del sangue nel suo corpo massaggiandola con una notevole energia, mentre lei giace come una bambola di pezza, inerme ed il suo corpo sottile subisce le cure necessarie.
Sebbene la serie non si focalizzi mai sull'aspetto più puramente brutale della medicina, quelle poche immagini sono sufficienti a farci riflettere su come spesso la pratica di questa professione sia tutt'altro che romantica e quanto difficile possa essere per tutti i colleghi della dottoressa Kepner mantenere il sangue freddo e fare quanto necessario per salvarle la vita senza lasciarsi coinvolgere emotivamente.

Proprio per questo motivo, pur essendo comprensibile, la decisione iniziale di non avvisare Jackson sulle condizioni di salute della madre di sua figlia è piuttosto controversa, per quanto sia giusto che in simili circostanze sia importante non avere nessuno che intralci il proprio lavoro, dare per scontato che Jackson sarebbe stato un ostacolo è forse prevenuto da parte dei suoi colleghi. Se le cose avessero preso una brutta piega, Jackson avrebbe meritato di essere lì con lei e di sapere di aver fatto tutto quanto in suo potere per salvarla.

Quanto spicca in questa storyline resta comunque il fatto che tutti si stringano attorno ad April nel momento del bisogno e uniscano le proprie forze per salvarle la vita.
Qualunque cosa si possa dire dei protagonisti di questo show, nessuno può negare quanto forte sia il legame che li unisce e sebbene la reazione di Jackson, Arizona e Owen non è una sorpresa, considerato che sono sempre state le persone a lei più vicine, ci sono altri personaggi che ci sorprendono, come Alex quando confessa di averla sempre ammirata per la sua capacità di essere, naturalmente, ciò che lui ha dovuto lottare per diventare, quel genere di medico empatico, sensibile ed attento ai pazienti che oggi conosciamo.
Anche il contengo di Miranda e Richard risulta particolarmente toccante, in quanto genitori putativi di questa grande, disfunzionale famiglia che hanno contribuito a crescere e formare il loro atteggiamento controllato, come si sentissero in dovere di non lasciarsi andare alla disperazione di fronte ai propri "figli", è perfettamente coerente con il ruolo ruolo, sia di docenti che di maestri di vita che ricoprono.
Tutto ciò, la coralità con cui i colleghi di April reagiscono a quanto le accade, il restarle accanto fino all'ultimo e il non arrendersi, è anche una sorta di risarcimento per l'indifferenza che hanno invece dimostrato durante la crisi di coscienza della loro amica, dalla quale April è riuscita ad uscire grazie al più inaspettato degli aiuti.
E poi, ovviamente,  c'è quel piccolo finale miracolo: il fatto che April si risvegli proprio dopo la preghiera di Jackson, l'uomo che ha sempre detto di non credere in Dio, va probabilmente inteso come una vittoria ed un omaggio al personaggio di April e alla sua fede, soprattutto in un mondo sempre più cinico e che ormai rende difficile anche una cosa così semplice come professare la propria fede. Allo stesso tempo, proprio la possibilità che Jackson cominci a prendere in considerazione l'idea dell'esistenza di Dio, potrebbe essere criticabile un po' per la stessa ragione per cui è lodabile e cioè che fin troppo spesso gli uomini finiscono per rivolgersi a Dio quando proprio non c'è altra alternativa e la razionalità non aiuta, ma tra disperazione e fede c'è una grande differenza e non abbiamo idea, onestamente, se questo sarà qualcosa su cui gli autori torneranno, anche se - con l'uscita di scena di April, che peraltro non sappiamo affatto come avverrà - ne dubitiamo.

Anche la rivelazione che la Kepner è tornata con Matthew potrebbe provocare reazioni diametralmente opposte, tra chi la criticherà, ritenendo difficile credere che due persone che si sono lasciate in circostanze tanto plateali possano davvero tornare ad amarsi e tra chi invece la considererà una sorta di tentativo degli autori di rimediare ad un errore, cioè alla relazione tra April e Jackson che, per molti fan dello show, non era mai stata scritta davvero nelle stelle, proprio a causa delle loro sostanziali differenze.

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Sebbene, inevitabilmente, la storyline dedicata ad April sia la più importante dell'episodio, anche il ritorno di una guest star di eccezione nella persona di Gina Davis, la dottoressa Herman, passato mentore di Arizona prima che un tumore al cervello operato da Amelia la privasse della vista, segna un momento importante per la carriera e l'addio allo show di questo personaggio. Convintasi ormai a tornare a New York per il bene di sua figlia, quest'ultima comunica alla Bailey la sua decisione, fino a che la Herman, preoccupata di avere di nuovo il cancro e giunta in ospedale per fare dei controlli, non rimescolerà completamente le carte in tavola, proponendole di aprire un centro specializzato di ostetricia, proprio a New York City.

Tutto è bene ciò che finisce bene, l'episodio che tutti temevamo ci ha in realtà regalato un'ora emozionante di televisione, omaggiando due personaggi importanti che per lungo tempo hanno fatto parte della famiglia di Grey's Anatomy e, a giudicare dal promo, anche il finale con cui ci congederemo da questa stagione sembra incentrato sui buoni sentimenti ed un lieto fine.
Ma ci scuserete, forse, se non ci crederemo fino allo scorrere dei titoli di coda di All of Me.

https://www.youtube.com/watch?v=We_Y1H961KA

Il finale di stagione di Grey’s Anatomy, intitolato All of Me, andrà in onda negli Stati Uniti giovedì 17 maggio sulla ABC.

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