Grey’s Anatomy 14×21 “Bad Reputation”: la recensione

La nostra recensione del ventunesimo episodio della quattordicesima stagione di Grey's Anatomy intitolato Bad Reputation

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Spoiler Alert
Bad Reputation, proprio come nel caso della storyline del passato di Jo Wilson e del marito violento, chiude una trama di Grey’s Anatomy che probabilmente avrebbe meritato un maggior approfondimento ed è stata trattata invece in maniera forse troppo sbrigativa, sebbene gli autori abbiano cercato in tutti modi di far passare l'idea che lo scandalo scoppiato in seguito alla scoperta che Harper Avery avesse abusato del proprio potere e della propria posizione approfittando di diverse donne, sia stato nella realtà di grandi proporzioni.

Facendo idealmente seguito ad un concetto al quale abbiamo fatto cenno nella recensione di un'altra serie, quello di questo episodio di Grey's Anatomy è il perfetto esempio di come gli autori di alcuni show tendano a forzare a volte troppo la mano nel gestire trame che prendono spunto dalla realtà e si facciano paladini di una specifica tesi, senza però curare fino in fondo tutti i dettagli della trama, finendo per lasciare il pubblico con l'impressione che una particolare storyline, oltre ad apparire sbrigativa, finisca per risultare anche poco accurata.
Nello specifico ci riferiamo alla gestione del personaggio di Catherine Fox, la madre di Jackson, e a come - a nostro avviso - sia stata fatta uscire dallo "scandalo Harper Avery" come un'eroina e paladina dei diritti delle donne, quando non è mai stato spiegata fino in fondo la posizione della donna nella crisi che ha colpito la Fondazione di famiglia a causa del comportamento del padre.

L'unico accenno alla reazione di Catherine nella spinosa vicenda ci viene dall'episodio della scorsa settimana, quando questa ammette con il figlio di essere stata a conoscenza del comportamento del padre e di aver deciso di "liquidare" le sue vittime come unica soluzione per evitare che, oltre all'umiliazione subita, queste ultime venissero schiacciate dal nome degli Avery nel caso in cui avessero deciso di denunciarlo, facendo così in modo che - almeno sotto l'aspetto economico - uscissero dalla vicenda con qualcosa in mano.
Sebbene il discorso di Catherine su quanto i tempi allora fossero diversi e su quanto le circostanze non le avessero permesso di fare quello che avrebbe davvero voluto, appaiano in parte convincenti o quanto meno credibili, la conclusione che gli abusi di Harper Avery siano venuti solo accidentalmente alla luce e non certo per volontà della donna, il sospetto che Catherine avrebbe dovuto e potuto fare di più sorge onestamente spontaneo.
Lungi dall'affrontare il padre di petto o dall'aver evitato di costruire la propria carriera lontana dal nome di un uomo di cui, per sua stessa ammissione, si vergognava, Catherine si è invece sempre mostrata molto protettiva verso l'impero costruito dal genitore e verso il suo nome. Con lo scandalo ormai sulla bocca di tutti, il fatto che lei decida quindi di sacrificarsi sull'altare della stampa per evitare che ciò che di buono la sua famiglia ha costruito venga cancellato per sempre, non ci dà onestamente quella soddisfazione che coglierebbe chiunque che pensasse che giustizia sia finalmente stata fatta.
Sebbene quindi la soluzione di costruire una nuova Fondazione sulle ceneri di uno scandalo abbia di per sé senso, non siamo così certi che meriti di portare proprio il suo nome, soprattutto dopo la cosciente decisione di insabbiare negli anni la verità "perché questo è come andava il mondo". Non si dice dopotutto che per cambiare lo status quo, tutto quello che occorre sia che qualcuno faccia il primo passo? Tutte queste considerazioni rientrano peraltro in una critica più ampia ad una serie che quest'anno ha trattato davvero molti argomenti delicati ed attuali con quello che potrebbe però essere definito un approccio semplicistico o forse troppo ingenuo.

Nonostante queste perplessità l'episodio resta tuttavia decisamente godibile, soprattutto perché vediamo interagire due personaggi che non lo fanno molto spesso: Meredith e Jackson, non solo funzionano molto bene insieme sotto l'aspetto professionale, ma si sfidano a vicenda in maniera tale da riuscire anche a trovare la soluzione allo scandalo, suggerendo a Catherine probabilmente l'unica via d'uscita che non implicasse una sorta di autodenuncia.

Lo scandalo Avery, inoltre, servirà anche per far uscire alla luce la notizia che a finanziare il concorso a cui poi lui stesso si è iscritto come partecipante, è stato proprio Jackson, provocando qualche comprensibile dubbio nei suoi colleghi circa la trasparenza del suo comportamento. Una delle scene migliori della puntata, proprio a questo proposito, è quella tra Maggie ed April, con quest'ultima che suggerisce a Maggie di non concedere sempre il beneficio del dubbio a Jackson che, nonostante tutto, si è sempre dimostrato - anche nei confronti della sua ormai ex moglie - un ottimo amico, una persona fidata e soprattutto onesta. Un attestato di stima che agli shipper della coppia ormai scoppiata farà certamente piacere.

Nelle poche puntate che ci separano dalla conclusione della stagione - Grey’s Anatomy è già stata rinnovata per il quindicesimo anno - ci attende adesso l'uscita di scena di April ed Arizona, lo sviluppo della storyline riguardate la madre di Alex Karev ed infine la chiusura della faida Marie/Merdeith che, alla luce delle nuove rivelazioni, ha preso ovviamente una piega inaspettata.

La quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy va in onda ogni giovedì sulla ABC.

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