Grey’s Anatomy 14×20 “Judgment Day”: la recensione

La nostra recensione del ventesimo episodio della quattordicesima stagione di Grey's Anatomy intitolato Judgment Day

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Spoiler Alert
Judgment Day è uno strano episodio di Grey’s Anatomy che, nell'approfittare di un banale incidente, lascia i protagonisti liberi di esprimere tutti i loro desideri e le paure celate e apre le porte ad uno scandalo che, era già evidente dalla scorsa puntata, rischia di trasformasi in un incubo per Catherine, Jackson, la loro famiglia ed il prestigio del loro nome che, fino al giorno prima, era il simbolo del traguardo a cui ogni medico volesse aspirare.

Partendo dal presupposto che non sia minimamente una sorpresa che dietro al nome di Harper Avery si nasconda uno scandalo sessuale, Shondaland, come ha fatto anche con Scandal, cavalca l'onda del momento e porta in televisione un caso Harvey Weinstein prestato al mondo della medicina, destinato ad avere pesanti conseguenze che, immaginiamo, avranno ripercussioni non solo su chi porta il nome Avery, ma anche e soprattutto sul prestigio del premio in sé, il cui valore verrà irrimediabilmente macchiato dal dilagare dello scandalo.
Sebbene non sia una sorpresa che anche Grey’s Anatomy tratti una trama legata al movimento Me Too, soprattutto con un cast con così tante rappresentanti del gentil sesso a disposizione, riscontriamo anche una certa stanchezza nel voler per forza parlare dell'argomento, come fosse diventato quasi una tappa obbligata e soprattutto quando la direzione inevitabile che prenderà la trama sarà legata al fatto che il lavoro di personaggi come Meredith verrà messo in discussione per il solo fatto di essere associata a quello che una volta era considerato l'Oscar della medicina, vanificando il suo lavoro ed il suo prestigio di medico.

Nonostante inoltre Jackson venga a sapere proprio in questo episodio che suo nonno è colpevole di aver abusato della propria posizione, non ci viene spiegato perché Catherine abbia taciuto la verità al figlio quando lui le ha nominato per la prima volta la dottoressa Froy, soprattutto considerato che rivelargli questo segreto allora, non avrebbe compromesso il nome della loro famiglia adesso.
Allo stesso modo ci lascia perplessi la difesa della madre di Jackson la quale confessa di aver sempre saputo del comportamento del padre e di aver fatto in modo di firmare un accordo di riservatezza con le sue vittime, perché queste ultime riuscissero almeno a guadagnare dalla situazione, senza rischiare di essere schiacciare in tribunale dal potere e dal denaro del padre. Per una donna tanto intransigente quanto Catherine, abituata al potere e cosciente di come il mondo giri, la sua ci appare in sostanza più una comoda scusa che una valida giustificazione per il suo stesso comportamento, soprattutto quando è ormai evidente che per affrontare un problema non lo puoi seppellire.

Uno degli aspetti forse più intriganti della vicenda è però la scoperta che Marie, la "zia" di Meredith, si riveli essere una delle vittime di Harper Avery e che, proprio per questa ragione, Ellis Grey aveva deciso di ritirare il nome della sua amica dalla ricerca che avevano portato avanti insieme per vincere il prestigioso premio.
Per un personaggio bollato come cattivo, questa svolta negli eventi, si rivela particolarmente interessante, perché le sue azioni acquisiscono improvvisamente un altro senso e diventano molto più comprensibili e non ci sorprenderebbe, conoscendo Meredith, che proprio quest'ultima non decidesse di contattare Marie estendendole un simbolico ramo d'ulivo e forse addirittura condividendo con lei il prestigio di una scoperta che le è stato negato tanto tempo prima.

Sempre a proposito di Meredith è davvero interessante come la serie abbia trattato l'evoluzione professionale del personaggio, da studentessa che ha sempre dovuto portare il peso del nome di sua madre, a brillante medico e soprattutto ottimo mentore. E' molto facile riconoscere il metodo Bailey nell'approccio all'insegnamento della protagonista della serie che, proprio come è stato a suo tempo insegnato a lei, comprende quanto importante sia trasmettere ai propri studenti non solo la tecnica, ma anche la sicurezza e lo spirito di iniziativa che farà di loro dei talenti della medicina.

Dal punto di vista sentimentale, mentre i biscotti al burro di arachidi alla marijuana fanno il loro effetto su gran parte dei medici dell'ospedale, sentiamo Arizona confessare quanto Carina sia diventata importante per lei, tanto da paragonarla a Callie ma, allo stesso tempo, ci rendiamo conto come la scelta degli autori di non mostrare mai sullo schermo la profondità dei loro sentimenti e di aver piuttosto scelto di trattare il loro rapporto come uno divertente flirt, privi la conclusione di Arizona di sostanza.
Come nel caso della relazione Andrew/Sam, della quale non ci è mai stato davvero concesso di vedere altro se non la foga del loro desiderio fisico fino a che poi Sam non è stata deportata lasciando Andrew distrutto, il rapporto Arizona/Carina resta un territorio inesplorato e che avrebbe sicuramente bisogno di maggiore approfondimento, soprattutto se sarà proprio la loro relazione a portare in qualche modo all'addio del personaggio di Arizona alla serie.
Quando in conclusione si priva il pubblico del contenuto, è difficile poi chiedere che si relazioni con i sentimenti dei personaggi o si senta coinvolto nei loro rapporti affettivi.

La quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy va in onda negli Stati Uniti ogni giovedì sulla ABC.

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