Grey's Anatomy 14x01 "Break Down the House" e 14x02 "Get Off on the Pain": la recensione
La nostra recensione del doppio episodio e première di due ore della quattordicesima stagione di Grey's Anatomy intitolato Break Down the House e Get Off on the Pain
Break Down the House e Get Off on the Pain più che una première di due ore sono due distinti episodi che, per ragioni di palinsesto sono stati mandati in onda consecutivamente nella stessa serata, una scelta da attribuire probabilmente all'assenza di Scandal che, a partire dalla prossima settimana, si unirà a Grey's Anatomy e How to get Away with Murder per tornare a comporre il famigerato terzetto del TGIT (thanks God it's thursday = grazie a Dio è giovedì) di Shonda Rhimes, che tante soddisfazioni ha regalato alla ABC. Ciò non toglie che in queste due ore abbiamo visto accadere davvero molte cose, la maggior parte delle quali piacevoli e che ci hanno strappato più di un sorriso. Ma siccome stiamo pur sempre guardando Grey's Anatomy, gli autori non hanno permesso di concludere la visione di questi episodi senza riservarci una bastonata a sorpresa diritta sui denti.
Ma cominciamo dalle cose piacevoli o quanto meno da quelle molto attese dopo il finale della scorsa stagione. Finalmente conosciamo infatti la Megan Hunt di Abigail Spencer (Timeless) un concentrato di energia positiva, gioia e voglia di vivere davvero invidiabili. Non importa che la sfortunata sorella di Owen (Kevin McKidd) sia rimasta prigioniera per dieci anni in Iraq, perché la sua forza di carattere sembra essere rimasta intatta. Fin dai primi minuti del primo episodio, gli autori fanno precisare infatti al personaggio di non essere mai stata maltrattata in questo lungo periodo di prigionia, al di là delle minacce di morte in caso di fuga, perché ritenuta troppo preziosa in quanto chirurgo. Megan sembra portare una ventata di aria fresca all'interno del Grey Sloan Memorial Hospital e nonostante le sue precarie condizioni di salute mette in chiaro fin da subito di voler tornare in Iraq per occuparsi del bambino di cui si è presa cura da quando aveva 4 anni, che considera ormai come suo figlio e che ha dovuto lasciare lì solo perché non lo ha mai potuto adottare legalmente. Sapevamo che la Spencer, occupata con le riprese di Timeless, non sarebbe stata una presenza fissa nello show e sebbene lo stratagemma del piccolo Farouk sia plausibile, ciò che di questa storyline balza immediatamente agli occhi è che per essere una persona costretta per 10 anni a rimanere lontana dal proprio paese e dai propri affetti, Megan sembri una donna persino troppo equilibrata. Il fratello combatte ancora con gli effetti di una grave sindrome post traumatica da stress risalente a quando era militare e dopo dieci anni trascorsi da prigioniera Megan è così serena? Improbabile.
Nonostante quindi questa storyline ci abbia lasciato con più di qualche perplessità, comprendiamo i motivi per cui sia stata ideata in questo modo. Megan aveva infatti il difficile compito di rappresentare quasi un simbolo, una sorta di rinascita per uno show dall'indiscusso successo che ha deciso di tornare alle proprie origini dopo una stagione con più di qualche crepa e in quest'ottica, la trama che abbiamo visto, non avrebbe potuto essere diversa da come ci è stata presentata, anche se le circostanze in cui Megan ha vissuto in questi anni rendono difficile credere che non sia uscita dall'esperienza con più di qualche cicatrice tanto emotiva quanto fisica.
L'arrivo di Megan, come era prevedibile e come era giusto che fosse, ha un notevole impatto su tante persone: Owen, Teddy (Kim Raver), Nathan (Martin Henderson) e persino Meredith (Ellen Pompeo) che decide di prendere particolarmente a cuore il suo caso non solo per l'amicizia che la lega al fratello di lei, ma soprattutto per i sentimenti che prova per Nathan. Una sorta di amore per procura. Meredith è una donna che ha amato, sofferto e perso molto nella vita, nonostante questo l'abbia resa al volte un po' fredda e capricciosa, se c'è una cosa che comprende bene è il valore di una seconda possibilità. L'esperienza che ha vissuto l'ha messa nella posizione di capire quindi i sentimenti di Nathan e lasciarlo momentaneamente andare, ma questo non significa che abbia smesso di tenere a lui ed il fatto che voglia aiutare così caparbiamente Megan è solo un sintomo di quello che è in realtà disposta a fare per vedere Nathan felice. La persona con le idee meno chiare in questa sorta di accennato triangolo finisce per essere proprio Nathan, così felice e sollevato per il ritorno della donna che una volta aveva amato, da non rendersi conto di compire l'errore di chiederla in sposa più per il sollievo di rivederla viva che perché spinto da autentici sentimenti.
L'intermezzo, per così dire, comico di questa première è stato fornito da due storyline in particolare: il nascente ed impacciato interesse tra Maggie (Kelly McCreary) e Jackson (Jesse Williams), contrapposto alla realizzazione di April (Sarah Drew) di provare ancora dei sentimenti per l'ex marito, e l'arrivo della nostra italianissima Stefania Spampinato nel ruolo di Carina, la sorella di Andrew DeLuca (Giacomo Gianniotti). Gli scambi tra i due fratelli, tutti rigorosamente in un italiano parlato a raffica, sono la perfetta rappresentazione di come gli italiani siano visti dagli americani e ciò nonostante sono stati piuttosto divertenti. Il personaggio della Spampinato, inoltre, è una piacevole aggiunta al cast della serie, non solo per il suo carattere focoso ed irriverente, ma anche perché fornisce un po' di consolazione alla tormentata vita sentimentale di Arizona (Jessica Capshaw) dopo la frettolosa uscita di scena di Eliza Minnick (Marika Dominczyk) che in pochi, crediamo, rimpiangeranno.
Naturalmente poi vi sono Alex (Justin Chambers) e Jo (Camilla Luddington) ed il loro rapporto che sembra essere finalmente maturato in qualcosa di meno tormentato e più sincero. Con l'uscita di scena di Stephanie (Jerrika Hinton), Jo è alla ricerca della sua nuova "persona", qualcuno a cui confidare i propri dubbi e che l'aiuti a restare professionalmente in riga e la sua scelta cade momentaneamente su Ben (Jason George) facendo dei due una sorta di Alex e Meredith-light. Nonostante la strana coppia, sarà l'acume e la sensibilità di Ben a riunire Jo e Alex, mettendo lui sulla buona strada per comprendere i veri sentimenti di Jo ed il suo terrore che il carattere esplosivo di Alex possa prima o poi diventare pericoloso anche per lei, come le è già successo con il marito.
Ultima, ma non ultima, la bastonata di cui vi accennavamo all'inizio che riguarda lo stato di salute di Amelia (Caterina Scorsone) che solo accidentalmente scopre di avere un gigantesco tumore al cervello proprio nei minuti finali del secondo episodio, una condizione che spiegherebbe il suo comportamento irrazionale ed eccentrico e l'apparente indifferenza mostrata nei confronti del marito. Nonostante di "leggero" in questa trama non vi sia assolutamente nulla, ci troviamo comunque di fronte ad un espediente che rappresenta Grey's Anatomy nella sua più pura e soap-operistica essenza. Proprio quando Owen sembrava infatti pronto a cedere le armi ed ammettere che Amelia non sia la donna per lui e, forse, dare così una possibilità alla sua amica di sempre Teddy, le carte del destino gli presenteranno una mano contro cui sarà impossibile per lui vincere, perché sappiamo tutti molto bene che Owen, essendo il tipo di uomo che è, non abbandonerà mai Amelia in queste circostanze, soprattutto quando (ne siamo piuttosto certi), nonostante i suoi titoli e la sua preparazione, la sorella di Derek avrà non poche difficoltà ad accettare questa diagnosi e fare qualcosa a riguardo.
La quattordicesima stagione di Grey's Anatomy va in onda negli Stati Uniti ogni giovedì sulla ABC.